I prodotti agricoli e alimentari a Km Zero saranno protagonisti del mercato domenicale di Valli del Pasubio. L’iniziativa promossa dal Comune Vallense e dall’associazione Pasubagria in partenza da questa domenica 10 luglio verrà riproposta per tutta l’estate fino al mese di settembre.

Sulla scia della manifestazione ‘Valli 400’ dello scorso settembre, al fine di incentivare le attività agricole e di trasformazione sul territorio, l’amministrazione comunale si è resa promotrice di attività finalizzate alla vendita e di prodotti agricoli e alimentari e Km Zero.

“La necessità di rispristinare un economia montana” – ha detto il vice Sindaco e assessore al turismo Pozzer – “ci ha spinti ad incentivare questo tipo di vendita che sempre più spesso viene scelta dai sempre più attenti consumatori finali che quando acquistano un prodotto agricolo o alimentare prediligono questa tipologia di produzioni”.

In contemporanea con il mercato domenicale, l’area antistante la casa comunale ospiterà gli stand di Pasubagria e dei suoi associati che metteranno in mostra i prodotti agricoli, alimentari e di allevamento realizzati esclusivamente all’interno del territorio comunale.

“Nel ringraziare l’amministrazione nel rendere disponibile l’area” – ha detto Galasso presidente di Pasubagria – “siamo fieri di poter mettere in mostra e vendita i prodotti dei nostri associati e perché no favorire ulteriori azioni anche incoraggino nuove attività in campo agricolo ed ambientale nel territorio comunale”.

Contestualmente all’avvio di questa iniziativa sono in corso i lavori di realizzazione di una nuova area da adibire in via permanente al commercio dei prodotti agricoli e alimentari a Km Zero sempre più apprezzati dai consumatori. L’area oggetto dei lavori è la zona di parcheggio a fianco della casa comunale che sarà inizialmente un estensione di quella esistente per poi essere completata con delle strutture.

“Ora è il momento rendere concreti i progetti annunciati, i lavori in corso” – ha concluso il vicesindaco Pozzer – “sono la riposta concreta all’esigenza di favorire la diffusione delle pratiche colturali agevolando la commercializzazione per un rilancio dell’imprenditoria agricola locale a vantaggio della corretta gestione del territorio”.

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