Chissà quanta disperazione c’era ieri quando R.R., 57 anni, ha afferrato il taglierino con cui si è tagliata la gola, per poi morire nella sua auto che aveva parcheggiato davanti al Comune di Chiuppano, nella piazza San Daniele, che ha scelto all’alba come finale della sua esistenza. La donna di origine serba era disperata. Senza lavoro, da poco aveva subito il lutto per la morte della sorella. Per questa ragione, pare avesse riferito ad una conoscente di volere tornare in terra natia per affrontare quel dolore e forse provare a ricominciare da capo.

 

Ma la stanchezza per una vita fatta di stenti e di ricerca di un lavoro che le consentisse di pagarsi le bollette di casa ha preso il sopravvento ed ha compiuto il gesto estremo: si è sgozzata davanti al Municipio lasciando un biglietto perchè fosse chiaro il motivo del suicidio. ‘Non ce la faccio più a vivere così’. Poche righe nel messaggio che preannunciava la sua morte. Chissà da quanto R.R. premeditava quell’azione così forte, che Chiuppano non dimenticherà facilmente. Il sindaco Panozzo ieri, appresa la notizia, era sconvolto. Conosceva poco quella donna serba, che però, nel 2002 aveva chiesto ai Servizi Sociali di essere aiutata per un lavoro e per pagare le utenze di casa, che per lei erano diventate un incubo.
La 57enne, descritta come una donna dignitosa, negli anni passati faceva le pulizie ed aveva lavorato anche alla Gas, dove le colleghe la vedevano attenta al lavoro, tranquilla e non instabile caratterialmente. Nessuno insomma, si aspettava un gesto come quello di ieri. Ma R.R. ha voluto togliersi la vita in maniera eclatante, davanti ad un luogo pubblico come il Municipio e accompagnando il suo gesto ad un biglietto di denuncia del suo dramma. Non voleva insomma, che la sua morte passasse inosservata e probabilmente, voleva quell’attenzione che da viva non era riuscita a sollevare.
Il suo cadavere è stato trasferito in obitorio.

di Redazione Thiene on line

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