Sempre più poveri anche nell’alto vicentino, con famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. Circa 5mila e 45mila in tutta la provincia. Una povertà contemporanea, figlia di una crisi economica decennale, che fa diventare un miraggio il permettersi l’affitto di casa. Lì dove le amministrazioni comunali non arrivano, o non adottano politiche mirate, ci prova la cooperativa sociale Samarcanda di Schio con ‘Dimore Accoglienti’. Primo progetto di co-abitazione nell’alto vicentino. Per trovare anche soluzione a quei anziani che vivono soli e che potrebbero ospitare chi un affitto non riesce a permetterselo.

Un progetto pilota, frutto di una ricerca condotta da Luca Romano direttore di Local Area Network, che ha individuato nel co-housing una possibile soluzione per cauterizzare la povertà nell’alto vicentino, che colpisce circa 5mila famiglie. Una condizione sociale mappata tra Schio, Thiene, Malo, Marano, Santorso e San Vito di Leguzzano. Questi i 6 Comuni aderenti al progetto di Samarcanda, con Thiene capofila. In generale, nel Veneto, la percentuale di famiglie che rientrano nella soglia della povertà relativa tra il 2005 e il 2017  è cresciuta dal 3,7 al 6,1%. Nello stesso periodo, dal 2004 al 2017, le famiglie venete che non riescono a risparmiare passano dal 62,4 al 64,1%, mentre quelle che non riescono a far fronte a spese impreviste crescono dal 21,9% al 32,6% in Veneto.

‘Dimore Accoglienti’ si rivolge a chi ha a disposizione una casa, per condividerla con chi ha difficoltà a trovare un alloggio. Partirà effettivamente a settembre, questa la tempistica fissata. Nel frattempo serve trovare chi voglia aprire la propria porta di casa, accogliendo la persona con fragilità economica. Una sorta di mutuo aiuto che, nelle migliori delle ipotesi, tende ad essere spinto verso un’altra categoria sociale fragile. Quella degli anziani, anche in solitudine, che potrebbero trovarsi in casa un ospite che ricambierebbe. Accollandosi le incombenze quotidiane, aiutando il pensionato nel menage domestico. Una convivenza che non verrebbe comunque lasciata al caso. Per tutta la durata del progetto di coabitazione, che durerà tre mesi, un operatore affiancherà l’ospite. Anche per accompagnarlo verso una propria autonomia abitativa.

i dati
A mettere l’accento sull’allarme sociale dei dati istat, calati sull’alto vicentino, specie a Schio dove nel 2011 il 2,9 % delle famiglie si trovavano in disagio di assistenza. Un indice, tra l’altro, al di sopra della media regionale, del 2,8%. Tra il 2017 ed il 2019, nei 6 Comuni aderenti al progetto di Samarcanda, sono state presentate 385 domande di reddito di inclusione. 242 quelle accolte: a Thiene 71 su 96 con un importo medio mensile di 272,10 euro, a Schio 181 su 121 per 263,42 euro. A Malo le domande presentate sono state 59, 21 quelle accolte per 236,71 euro al mese. A Santorso 13 su 19 con 283,38 euro, a Marano accolte 9 richieste su 16 con 216 euro mensili. Sette le domande accolte a San Vito di Leguzzano, su 14, con un assegno mensile di 243,14 euro.

“L’intento del nostro progetto è quello di conoscere i nuovi profili della povertà- spiegano in Samarcanda -Siamo convinti che sia sempre più connotata come vulnerabilità diffusa, che ha a che fare con la mancanza di legami comunitari, in una situazione di imprevista fragilità. A questo scopo stiamo conducendo una serie di focus group per capire quali siano i nuovi profili della povertà nell’alto vicentino. Territorio comunque caratterizzato da un volontariato solidale molto attivo, numeroso e capillarmente ramificato”.

stranieri e italiani, poveri assieme
“Che cosa comincia ad evidenziarsi? Che non c’è più prevalenza schiacciante di stranieri sugli italiani, ma un equilibrio-continuano-Vi è anche una crescita delle donne, soprattutto per cause di abbandono, minori a carico. La rottura familiare pesa anche sugli uomini per i meccanismi di ristoro. Per gli over 50 è la disoccupazione a metterli in crisi. Altre dinamiche sono legate alla perdita del sostegno, come nel caso del ‘dopo di noi’ per i disabili”. Ma non mancano quelle persone afflitte da ludopatia, che portano sul lastrico anche le proprie famiglie. “La povertà non è contrastabile solo economicamente, ma si presenta come intervento complesso in cui devono convergere una molteplicità di fattori”.
Plauso al progetto da parte dei 6 Comuni aderenti, pur presentandosi come una sfida ardua nel trovare la casa, o chi possa dare ospitalità. “Ma sarà sicuramente una sfida positiva -commenta Anna Maria Savio, assessore al sociale di Thiene- La problematica abilitativa è sicuramente grave che, ad oggi, trova una difficoltà nelle risposte. Con ‘Dimore Accoglienti’, infine, si cercherà anche di affiancare la solitudine delle persone anziane”.

si cerca casa
Per canalizzare tutto il lavoro fatto dalla cooperativa Samarcanda servono però le case. Non solo di quegli anziani che si dichiarino disponibili ad ospitare una persona in difficoltà economica. Ma anche alloggi sfitti di privati, ma con le carte in regola.

Paola Viero

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