Banchi e sedie accatastati all’esterno della scuola e banchi a rotelle in aule e corridoi. In attesa si essere ‘smaltiti’. Al Liceo Tron Zanella di Schio la scena è come tante altre, viste e riviste nei giornali e in tv dopo l’introduzione dei banchi singoli a rotelle nelle scuole che li hanno richiesti e forniti dal ministero dell’Istruzione che, a inizio pandemia, era guidato dal ministro Lucia Azzolina.

Un flop inizialmente denunciato da molti, soprattutto per quegli oltre cento milioni di euro di fondi pubblici usati per acquistare materiale scolastico definito spesso “inutile” a fronte di altre esigenze che il comparto scolastico denuncia da anni: sicurezza degli immobili e materiale didattico in primis.

Da Schio il grido di sconforto arriva dal Coordinamento Studentesco Alto Vicentino, che evidenzia: “La scuola ha bisogno di investimenti sulle strutture e sui percorsi didattici, i banchi a rotelle sono stati uno spreco scriteriato”.

I banchi a rotelle erano stati introdotti nelle scuole per garantire la presenza degli studenti, pur se a distanza uno dall’altro. Poi la didattica a distanza e l’assenza dei giovani dalle classi ha messo in stand-by l’utilizzo dei banchi, che in molti casi, come nel caso del liceo scientifico Benedetti di Venezia, sono stati portati in discarica o sono stati accatastati in attesa di una destinazione opportuna.

 

“Un anno fa, in piena emergenza sanitaria, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha investito circa 100 milioni di euro in oltre 2,4 milioni di ‘banchi’ a rotelle – hanno sottolineato dal Coordinamento Studentesco – Ed eccoli qui, allineati nei corridoi, assolutamente inutili. O peggio nelle classi, sostituendo i vecchi banchi, che sono stati accatastati fuori dalle scuole. Ľesempio eclatante di come i fondi vengano destinati in maniera assolutamente scriteriata e con un incidenza negativa sul piano ambientale (i banchi sono in plastica e prima o poi andranno smaltiti), quando invece la scuola avrebbe estremo bisogno di soldi per riqualificare le strutture e ampliare le risorse e gli strumenti didattici”.

di Redazione Altovicentinonline

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