La prima stangata che deriva dalla fusione di Avs con Acque Vicentine colpisce dritto il comune di Thiene, destinato a perdere l’affitto della sede di via San Giovanni Bosco. 125mila euro l’anno, dati dalla locazione della struttura che fin dalla nascita di Avs ospita l’azienda partecipata.
Il cambio di indirizzo lo aveva annunciato in conferenza stampa a Vicenza il presidente di Avs Giovanni Cattelan che, spiegando la fusione, aveva dichiarato lo spostamento del nuovo ‘colosso locale dell’acqua’ in un “immobile già esistente per non consumare ulteriore territorio”. Non è ancora ufficiale quale sarà la sede di VI-Acque, la nuova partecipata nata dall’incorporazione di Avs (Alto Vicentino Servizi) con Acque Vicentine, quel che è certo è che con il passaggio nei consigli comunali di quasi tutti i comuni soci, la fusione ormai è avvenuta.
Non senza polemiche. A mettere in luce i lati controversi della proposta fatta da Acque Vicentine e accettata da Avs, la denuncia di Attilio Schneck, consigliere comunale ed ex sindaco di Thiene ed ex presidente della Provincia. Un grido di allarme, per quello che secondo lui era più un inchino politico alle richieste dell’amministrazione di Vicenza che una mossa di pubblica utilità per i cittadini dell’Alto Vicentino. Una denuncia riportata dalla stampa di recente, ma che Schneck aveva reso pubblica fin dall’inizio del 2017. Accusa alla quale, i sindaci non hanno mai replicato.
Ieri sera al consiglio comunale di Thiene è andata in scena la discussione, proprio con Schneck e Alessia Gamba (new entry con il Movimento 5 Stelle) in prima linea tra le minoranze, contro il sindaco Giovanni Casarotto e la sua giunta.
Un litigio di urla e male parole che non erano necessarie di sicuro, ma che lasciavano intendere l’importanza dell’argomento. Non si può pensare infatti, che per amministrare una città impegnativa, in un contesto storico oggettivamente difficile, si possano sempre tenere i toni bassi. Passi per la costruzione della rotonda, per il cambio delle lampadine e per tutte quelle cose di ordinaria amministrazione che dovrebbero contare per un sindaco quanto l’acquisto di un pacco di pasta per una massaia. Mettetevela via, anche se pensate sia un crimine, quando gli argomenti sono seri, i toni accesi ci stanno. O mettiamo sullo stesso piano le lampadine dei lampioni con la Sanità, i rifiuti o la bolletta dell’acqua?
Imparate ad accenderli per primi i toni quando serve e sugli argomenti importanti, perché non si può pensare di battere i pugni sul tavolo per difendere i cittadini stendendo gli avversari con carezze, tarallucci e vino.
I fatti
In consiglio, la fusione è stata presentata come parte di un percorso di razionalizzazione che promuove le aggregazioni. E’ stato evidenziato che le sorgenti si trovano principalmente nel territorio dell’Alto Vicentino, così come le aziende che possono inquinare. Evidenziata anche la situazione economica di Acque Vicentine e Avs, sottolineando che Avs gode di salute (economica) decisamente migliore dell’azienda che la incorporerà. “E’ come se gli arabi ci chiedessero di fare una società perché noi consumiamo tanto petrolio”, ha commentato Schneck, evidenziando la sua contrarietà. Di tutt’altro avviso la giunta di Thiene e Giovanni Cattelan, presidente di Avs che, pur ammettendo che i vantaggi saranno maggiori per Acque Vicentine rispetto ad Avs, ha evidenziato la positività della fusione, che porterà Thiene da essere il proprietario del 8,685% delle quote di Avs al 4,169% di Vi-Acque. Nuovi servizi e bollette stabili saranno una garanzia per l’Alto Vicentino, secondo Cattelan, in merito ai quali Alessia Gamba ha sottolineato che “non è ancora stato detto quali siano questi servizi”. Cattelan ha garantito con numeri che gli interessi dell’Alto Vicentino saranno certi, monitorati da consiglieri competenti e dal fatto che “la sproporzione di interventi a favore di Vicenza (rete fognaria, inclusa quella di Dueville) era vera fino al 2016, ma ora non è più così”. Per nulla convinto Schneck, che ha concluso l’intervento sottolineando: “La gestione di Avs era perfetta, non avevamo nessuna necessità di cambiamento. Vicenza ha gestito talmente male la sua acqua, che 8 dei suoi comuni se ne sono andati con un altro ente”.
Di diverso avviso il sindaco Giovanni Casarotto, che ha commentato: “Lei dice che comanderà Vicenza, lo vedremo al momento opportuno”.
Secondo Christian Azzolin, Thiene perde “calando le braghe”.
L’opinione
Impossibile intervenire dal pubblico, ma sarebbe stato interessante interrogare tutti i consiglieri sul tema Avs. Non solo a Thiene, si intende. Ma prendiamo Thiene in questo caso specifico. Tra telefonini e interventi senza contenuto, chi tra consiglieri e assessori ha capito veramente cosa è successo? Tutti inorriditi dalle parolacce di Schneck, che di certo potevano essere risparmiate così come potevano essere contestate, ma troppo pochi interventi di qualità e pertinenti al tema, come meriterebbe un tema serio in un consiglio comunale.
Anna Bianchini