Indimenticabile Jacopo. “Bello come il sole” che, un anno fa, decise di eclissarsi per sempre a soli 22 anni.

“Siamo nati per amare”, da queste parole lasciate da Jacopo prima di farla finita, è nato un concorso di poesia d’amore, sbocciato all’Itet Ceccato di Thiene, che si concluderà con la cerimonia di premiazione giovedì 14 dicembre alle 20.

Tra quei corridoi ed aule che, fino a pochi mesi prima del suo tragico gesto, erano il suo ambiente quotidiano arrivando a  diplomarsi: “Un ragazzo bravo ed intelligente, con un acume spiccato, ma con una grande lotta interiore, sua personale, alla quale si è arreso – lo ricorda Maria Grazia Grotto vicepreside del Ceccato – Il diploma di agrario in tasca ed un percorso universitario abbozzato non sono bastati per dargli certezza, a stracciare il buio in cui si sentiva risucchiato”.

Dalla morte di Jacopo, il messaggio ai suoi coetanei: “Parlate, non tenete tutto dentro”
Un dolore così forte che ha investito i genitori di Jacopo, lasciandoli senza un perché. Rendendo un’angoscia non solo ai suoi familiari, ma anche ai docenti che si erano affezionati a lui, ammutolendo le comunità di Schio in cui era cresciuto e di Velo.
Il 30 novembre di un anno fa Jacopo ha voltato le spalle alla vita, non prima di avere riordinato con cura la propria camera da letto,  prendendo poi un foglio di carta e scrivendo una lettera che parlava d’amore.
Ha portato via con sé i pensieri che lo incupivano, lasciando angoscia e disperazione alle quali i suoi genitori non si sono voluti arrendere. Probabilmente per non perdere del tutto quel loro figlio che non c’era più.
Basta così poco, a volte, per cercare un soffio vitale, che renda meno pesante il macigno in chi sopravvive. La mamma ed il papà di Jacopo non si sono voluti arrendere al dolore, partendo proprio da quella lettera d’amore, volendo coinvolgere gli studenti del Ceccato di Thiene.

Concorso di poesia in ricordo di Jacopo
La volontà dei suoi genitori, mista alla determinazione della vicepreside Grotto, hanno fatto partire un concorso di poesia d’amore, alla quale hanno aderito le classi seconde, terze, quarte e quinte. Un progetto reso possibile da Enrico Zampese, Luciana Prando e Claudia Balasso, docenti dell’istituto, che hanno organizzato e gestito tutte le fasi del concorso, compresa la sera finale.
I componimenti di 36 ragazzi sono stati vagliati da una commissione mista, con tre membri interni dell’istituto e tre esterni.

Il 14 dicembre le premiazioni
Uno studente per classe verrà premiato, con una borsa di studio messa a disposizione dai genitori di Jacopo. La cerimonia di premiazione si svolgerà all’Itet Ceccato giovedì 14 dicembre alle 20.
Nel corso della serata verranno lette tutte le opere in concorso che, per volontà del papà di Jacopo, sono state pubblicate in un libro che verrà distribuito a partire da giovedì. Non solo i pensieri e l’espressione di sentimento dei 36 studenti: nella pubblicazione anche i disegni creati da Renato Marinacci, operatore scolastico dell’istituto col talento per l’arte, che seguono il filo conduttore dell’amore, ispirati dall’ultimo verso del Paradiso della Divina Commedia di Dante: “L’amore che move il sole e l’altre stelle”.

Paola Viero

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