“Ci rivediamo ad ottobre”. Sotto a quel canestro, dove i ragazzi del Baskin Thiene segnano punti su punti, le prof Claudia Bruni e Gilda Zuccato siglano la propria intenzione a non mollare sullo sport inclusivo.

Un augurio da parte delle due docenti, la Bruni per il Chilesotti e la Zuccato per il Ceccato, piloni fondamentali del Baskin Thiene, nel momento di chiusura dei tre anni dei progetto, reso possibile non solo con l’appoggio dell’amministrazione comunale e del Lions Club Thiene Colleoni ma, come sottolineato dalla vicepreside dell’Itet Ceccato, Maria Grazia Grotto, “grazie ai tanti studenti che hanno curato la preparazione dei ragazzi del Baskin”.

Tre anni dove, al PalaCeccato di Thiene, si sono abbattute le barriere. Il tutto col coinvolgimento di  ragazzi con disabilità, in un progetto di totale inclusione, mettendo in mano loro una palla da basket: volano dell’inclusione sociale e sportiva.

baskin thiene_5Un progetto che prese il via nel corso dell’anno scolastico 2015-2016, grazie alla sinergia dei due istituti scolastici, col contributo nel corso dell’a.s. ’16/’17 del liceo Corradini, che è ha visto una grossa domanda di adesione: “Eravamo arrivati anche a 50 ragazzi – spiegano le due referenti – Ma quest’ultimo anno, ritrovandoci ai blocchi di partenza con l’adesione del Ceccato e del Chilesotti, abbiamo dovuto comporre la squadra a ‘numero chiuso’, fissando il tetto a 40 giocatori”.

E per questi ragazzi, che in allenamento o partita scendono in campo, a far loro da cornice diverse realtà che hanno mantenuto vivo questo loro sogno: “Grazie al contributo del Lions Club Thiene Colleoni siamo riusciti a portare avanti il progetto Baskin”, commenta la vicepreside del Ceccato, mentre riceve dalle mani di Roberto Cappa, per conto del Lions Club Thiene Colleoni, l’assegno di 1000 euro.

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“Thiene è una città solidale – ha dichiarato il primo cittadino Giovanni Casarotto – Un grazie di cuori a tutti coloro che sono stati vicini ai ragazzi del Baskin”.
Nel momento conclusivo dei tre anni di Baskin a Thiene è intervenuto anche l’assessore allo sport Michelusi: “Con la viva speranza che il progetto continui. Come amministrazione stiamo lavorando tanto in nome dello sport inclusivo – -Dal calcio a5 al nuoto, passando per il centro ippico e pian piano riusciremo a coprire le discipline sportive a 360 gradi”.
Per un progetto che volge al termine, ferma è l’intenzione di non farlo morire e vederne il proseguo: “In giunta sto portando altre novità ed anticipo che siamo disponibili a creare qualche evento a sostegno dello sport senza barriere – ha concluso l’assessore -Sarebbe una pugnalata al cuore se il Baskin non continuasse”.

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Ma le due scuole che hanno fatto partire il progetto hanno tutta l’intenzione di portarlo avanti: “Abbiamo partecipato ad un bando per fondi europei e, coi rispettivi istituti ci siamo aggiudicati il 6° e 28° posto di graduatoria”, spiegano le due docenti, Bruni e Zuccato.  Un progetto che non solo porta opportunità a dei giocatori speciali, ma anche agli propri studenti delle classi terza, quarta e quinta del Ceccato e del Chilesotti: “I ragazzi coinvolti hanno non solo potuto affinare quelle doti dove la sensibilità e l’impegno spiccano -spiegano le docenti del Ceccato e del Chilesotti -Ma hanno potuto inserire questa loro esperienza nell’alternanza scuola-lavoro”.

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“Un esperienza inaspettata stare a contatto con loro ed allenarli – spiega così la 24enne Liliana Como il suo ruolo di allenatrice della squadra di Schio – E’ il secondo anno di seguito e sono rimasta colpita dalla curiosità e dall’impegno che i ragazzi mettono. Pur essendo un gioco sociale in campo danno il cento per cento, diventando molto competitivi”.

Paola Viero

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