Blocco dello sconto in fattura e di tutte le cessioni di crediti d’imposta per tutte le tipologie di bonus edilizi (tra cui il superbonus): lo ha deciso il Governo nel Consiglio dei ministri di ieri sera (il provvedimento entra in vigore da oggi), con cui ancora una volta sul fronte dell’edilizia cambia tutto da un giorno all’altro in modo repentino e non previsto, lasciando spiazzate le associazioni di categoria e tutto il mondo imprenditoriale. E ora monta la rabbia delle imprese. “Con il decreto legge firmato ieri sera il rischio tracollo per le imprese è più concreto che mai. Una scelta gravissima, quella del Governo, che contraddice etica e buonsenso e che va a colpire un bene primario per tutti i cittadini: la casa è la cornice di ciò che chiamiamo famiglia, il luogo delle relazioni, della nostra identità e dei nostri diritti”. Sono parole di Cna Emilia-Romagna in estremo allarme per le decisioni uscite ieri dal Consiglio dei ministri. L’effetto, infatti, è che “40.000 aziende rischiano la chiusura nonostante abbiano rispettato la legge“, come ha detto il presidente nazionale di Cna Dario Costantini.

Una stretta dovuta

“Si doveva intervenire per arginare una situazione abnorme con 110 miliardi per il Superbonus che gravavano sulle casse dello Stato. Lo abbiamo fatto attraverso un intervento mirato a evitare che gli enti locali potessero acquistare questi crediti generando ulteriori difficoltà nei loro bilanci. Anche i mercati ci avrebbero creato grandi problemi. Siamo pronti a incontrare le associazioni di categoria e i professionisti per cercare nuove soluzioni perché abbiamo a cuore le esigenze delle imprese”. Così Maurizio Leo, viceministro per l’Economia e le Finanze.

 

Cessione dei crediti e sconto in fattura: la Meloni ha detto STOP! – AltoVicentinOnline

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