Si può essere credenti e si può non esserlo, ma certo è difficile restare umanamente indifferenti alla storia del giovane Carlo Acutis che oggi la Chiesa eleverá al grado di beato nella Basilica superiore di San Francesco ad Assisi.
A presiedere il rito solenne cui presenzieranno anche i genitori di beato Carlo a partire dalle 16.30, il cardinale Agostino Vallini, legato pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli.
Le sue spoglie, perfettamente conservate oltre ogni umana comprensione, sono state esposte da qualche tempo alla venerazione dei fedeli ma Carlo si trova nella città umbra già dalla sepoltura in quanto ardentemente innamorato di San Francesco e delle sue opere.
Il 15enne Carlo Acutis nacque nel 1991 a Londra dove i genitori, facoltosi manager della Milano bene, si trovavano per affari.
Sin da piccolo dimostrò uno straordinario legame con la fede e una passione innata per i santi ed il loro vissuto: ottenne a soli 7 anni la dispensa per fare la sua Prima Comunione.
Amante dello sport e dell’informatica per la quale mostrò grandi capacità sin dalla tenera età, creò un sito che potesse far conoscere molteplici miracoli eucaristici ancor oggi online con un inaspettato successo in Italia e all’estero.
Eccelse negli studi scolastici, ma senza suscitare invidie e appianando ogni eventuale contrasto: ai compagni che gli contestavano un’indole anomala per l’età, spiegava le sue ragioni e il suo attaccamento alla fede senza nascondersi ma dimostrando di accettare i diversi punti di vista: chi lo conobbe ne ricorda inoltre la discrezione e l’umanità dimostrata verso i più poveri e i senzatetto presso cui faceva volontariato. 
Carlo morì all’ospedale di Monza il 12 ottobre 2006, soltanto pochi giorni dopo che gli fu diagnosticata una forma leucemica fulminante, lasciando sgomenti i genitori e tutti coloro che gli erano stati vicini: prima di entrare in stato di incoscienza, col sorriso nelle labbra offrì al Papa e alla Chiesa la sua sofferenza. 
La Chiesa, in un tempo record per i canoni ecclesiali, ne ha riconosciuto i meriti e Papa Francesco così facendo ha avviato il processo di canonizzazione. 
La guarigione ritenuta miracolosa è avvenuta nel 2013 in Brasile quando un bimbo fortemente compromesso da un grave disturbo dell’apparato digerente fu dichiarato clinicamente guarito senza traccia alcuna della patologia che per lungo tempo lo aveva accompagnato dopo che ebbe toccato una reliquia del giovane Acutis.
Ma Carlo, a detta di molti internauti devoti, manifesta la sua presenza ovunque: qualcuno lo ha definito “l’influencer di Dio” e in un mondo di click banali e like di comodo oggi forse ci sarà spazio anche per un modello di giovinezza sicuramente alternativo quanto spiazzante per gli standard di questa società così connessa virtualmente al successo quanto distante dalla realtà degli ultimi che il giovane beato toccava con mano quotidianamente. 
M.Z
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