“Fanno bene a digiunare, combattono il colesterolo e fanno risparmiare soldi all’Ulss”. Il digiuno di Don Bizzotto e di alcune amministrazioni comunali e
movimenti che lottano per la tutela del territorio non ha colpito il cuore del Commissario alla Provincia Attilio Schneck. Con il sarcasmo che lo contraddistingue ha raccolto la provocazione e risposto lanciando frecce acuminate contro chi ha deciso di rifiutare il cibo per una giornata con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla salvaguardia della terra.

“Quasi quasi mi metto a digiuno anche io – ha ironizzato Schneck – perdere qualche chiletto fa sempre bene e aiuta a rimanere in salute. Visto che si
dice sempre che bisogna far calare le spese dell’Ulss, digiunare e di conseguenza dimagrire, mi sembra un’ottima soluzione”.
‘Pesci in faccia’ non è opportuno dirlo, ma sicuramente è un bello ‘schiaffone’ quello che Attilio Schneck ha diretto a Don Bizzotto e ai suoi seguaci del
piatto vuoto. Piera Moro e la sua amministrazione hanno appena finito il loro turno.
“E’ stato un gesto simbolico – ha commentato il sindaco di Marano Vicentino – per noi è un atto di coerenza verso i principi della nostra campagna elettorale. Condividiamo le idee di don Bizzotto e abbiamo aderito al suo invito per questo motivo. Volevamo richiamare l’attenzione sulla tutela e la salvaguardia del nostro territorio, che deve essere preservato e gestito bene anche perle future generazioni. Il territorio è anche quello che c’è sotto la terra e
non è solo l’AltoVicentino – ha concluso – Il digiuno è il nostro modo di dire che dobbiamo
smetterla oppure che dobbiamo fare molta attenzione”.
Ma tanto Marano Vicentino quanto il Comune di Santorso, i comitati No Valdastico nord, No Golf e il Movimento Salvaguardia Ambiente non
sono stati risparmiati dalle accuse del Commissario della Provincia. Senza peli sulla lingua e con il tono di chi scherza con i fanti ma alla fine lascia stare i santi, Attilio Schneck ha concluso dicendo: “Ci sono molte persone che devono digiunare perchè non hanno lavoro, perchè mancano le infrastrutture e i soldi
se ne vanno in servizi che dovrebbero ma non possono essere garantiti. Ci sono famiglie che non riescono o faticano a sfamare i figli perchè la società non
dà opportunità di impiego e impedisce la crescita. A queste categorie di persone va il mio massimo rispetto. A chi non capisce che il territorio viene anche
usato per dare servizi e si permette di digiunare per protesta o per provocazione e poi ha lo stipendio regolare o è mantenuto dallo stato, io dico che non sta aiutando il territorio, sta semplicemente prendendo in giro chi ha problemi veri”.

A.Bia.

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