Anche a Breganze come in altri comuni vicentini e veneti un gruppo di cittadini esprimeranno la loro solidarietà a Don Albino Bizzotto di “Beati i Costruttori di Pace” e alla sua campagna di digiuno per l’ambiente iniziata il 15 agosto e  che è proseguita  poi a staffetta da centinaia di persone fino al 28 e 29 settembre, in cui si svolgerà un digiuno collettivo in tutta la Regione.

“Domani ci sarà il nostro turno – spiegano in una nota un gruppo di cittadini di Breganze che condivide le idee di don Albino Bizzotto –  il fine è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica contro la cementificazione insensata dei suoli agricoli e per chiedere una moratoria su tutte le opere pubbliche e private che comportano un’ulteriore sottrazione di suolo coltivabile. Il digiuno, come Don Albino Bizzotto ha ricordato nel suo recente Intervento presso il Consiglio Regionale del Veneto, non ha un significato di contrapposizione ma di coinvolgimento. Nel nostro territorio con una crisi economica ancora all’apice della sua virulenza,  le risorse finanziarie a disposizione della collettività sono sempre meno. Eppure tanti privati si offrono di investire in opere pubbliche tramite il sistema del Project  Financing o altro, vendendo l’idea che così si persegue un beneficio diffuso”.  Ma secondo i cittadini le cose stanno in maniera diversa: “Non è così – sottolineano – i  privati realizzano le opere solo se l’amministrazione pubblica si impegna a coprire i costi, anche qualora gli investimenti fossero insostenibili, maggiori del previsto o il traffico non in linea con le aspettative (nel caso per esempio  delle opere viarie e in particolare la Superstrada Pedemontana Veneta che attraversa in lungo tutto il comune di Breganze). Si deve avere il coraggio e la fantasia di immaginare che non sono solo le grandi opere a grande impatto ambientale e con vantaggi esclusivamente per i privati ad essere il toccasana per rialzare l’economia. Questa è la sfida che deve essere raccolta da chi ci amministra”. 

di Redazione Thiene On Line 

 
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