“Le accuse dell’onorevole Erik Pretto sono vergognose, si chiede che venga rimossa una figura che porta alto il nome del nostro territorio vicentino, di cui è illustre rappresentante. Un vicentino come Christian Greco, capace di incarnare la cultura, la competenza, il sacrificio di chi ha studiato e si è formato con onore. Un esperto egittologo, che ha dimostrato capacità manageriali tali da rilanciare e far conoscere nel mondo il museo torinese. E perchè dovrebbe dare le dimissioni? Perchè ha concesso degli sconti ad una fascia sociale che agevolata economicamente, potrebbe avere accesso al mondo dell’arte e della conoscenza? Che Pretto chieda scusa a Christian Grego per aver anche solo osato chiederne la rimozione dal Museo che dirige”. E’ un fiume in piena Chiara Luisetto, la consigliera regionale dem, che dopo aver letto le dichiarazioni del deputato maranese leghista Erik Pretto, ha sentito il bisogno di mandargli a dire cosa lo invita a fare.

“E’ assurdo quello che è accaduto in questi giorni, tutto mi sarei aspettata  tranne certe dichiarazioni da parte di chi avrebbe dovuto conoscere Christian Greco più di altri: perchè è un vicentino come lui e perchè dovrebbe sapere chi è. Pretto dovrebbe essere a conoscenza dei numeri portati non solo al museo egizio di Torino, ma anche a Vicenza lo scorso anno, quando proprio grazie a Grego, si è potuto allestire un museo egizio che ha portato turisti dal Veneto e da fuori. Valorizzando quei pezzi e quella cultura a Vicenza, ha permesso a molti vicentini di conoscere e approfondire ciò che viene custodito a Torino.  E così viene ripagato? Così Pretto pensa di rispettare il lavoro di un suo concittadino per pura alleanza ideologica, che nulla ha a che fare con la competenza di un uomo, che all’estero ci invidiano e che dovremmo tenerci stretto?  “Che Pretto rifletta su quanta ignoranza ha dimostrato, che ripensi alle sue gravi esternazioni e al fatto che tradendo Christian Greco, ha tradito il suo territorio. Greco deve pagare perchè vuole rendere accessibile l’arte, la storia, la possibilità di studiare a chi non va nei musei non avendone le possibilità economiche? Ci rendiamo conto della follia di certa politica? Sono inorridita da questa triste pagina – conclude la consigliera regionale veneta e vicentina – che chieda formalmente scusa a Christian Grego”.

La posizione del Ministro Sangiuliano

 “Caro Direttore, quella egizia è stata una delle più rilevanti civiltà dell’antichità e ha intrattenuto con quella greca e romana, ma non solo, rapporti profondi e fecondi. E dunque per l’Italia avere il Museo Egizio di Torino, il più antico del mondo dedicato interamente alla cultura egizia e considerato da numerosi studiosi come il più grande e importante secondo solo a quello del Cairo, è un elemento di orgoglio che impreziosisce e qualifica il nostro patrimonio culturale a livello nazionale e internazionale. Quella di Torino è una grande realtà di valore, riconosciuta e apprezzata. La Fondazione Museo delle antichità egizie, chiamata a governare questa importante istituzione, sceglie in autonomia, secondo meccanismi normativi e statutari, il profilo più adatto a ricoprire la direzione. Non conosco personalmente il direttore Christian Greco, non ho avuto finora l’occasione di incontrarlo o di confrontarmi con lui, ma gode di ottima fama e in molti ritengono che abbia lavorato bene in questi anni. Di questo non posso che essere felice perché il mio obiettivo, da ministro della Cultura, è la valorizzazione e la tutela del nostro patrimonio, sanciti dalla Costituzione”. Inizia così la lettera che il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha scritto a La Stampa sul caso del direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, che la Lega vorrebbe allontanare dall’incarico.

“Chi ha l’onere e l’onore di amministrare in prima persona i numerosi enti culturali della nostra nazione deve farlo secondo criteri ispirati alla competenza, alla professionalità e alle conoscenze scientifiche che caratterizzano ciascun settore. Chi lavora seguendo questi criteri e ricopre il suo incarico con rigore e professionalità avrà sempre il mio rispetto e potrà contare sulla massima collaborazione da parte del ministero. Il direttore Greco- prosegue Sangiuliano- è un apprezzato egittologo, non ha decifrato la Stele di Rosetta come ha fatto il grande Jean Francois Champo Ilion, ma ha lavorato con impegno e risultati. E potrà continuare a farlo fin quando la Fondazione che lo ha chiamato deciderà che è lui il più adatto. Nei suoi confronti non c’è alcun pregiudizio, nè tanto meno è in corso una minacciosa campagna, con annesse liste di proscrizione, per ‘cacciarlo’ dal Museo. Il merito, e non le appartenenze politiche, saranno sempre la bussola per le nostre scelte, a differenza di quello che abbiamo visto in passato”.

E ancora: “L’assessore regionale piemontese Maurizio Marrone, amico e persona di grande qualità, sensibile alle questioni culturali e col quale collaboro con grande profitto, e che non ha certo bisogno di me per essere difeso, ha riconosciuto le doti manageriali di Greco, non ha evocato nessuna ‘epurazione’ e si è limitato a ricordare la vicenda del professor Francesco Tiradritti, vittima di una ingiusta esclusione dal Cda della Fondazione. Nulla di più. E sarebbe bastato leggere le sue parole invece di affidarsi ai commenti di parte. Per questo- così ancora il ministro- sono veramente stupito dalla bolla mediatica che determinati osservatori e forze politiche stanno ideologicamente portando avanti, forse con l’obiettivo di ottenere un ritorno politico. Il Museo Egizio è troppo importante per essere impantanato in polemiche di bassa cucina politica: il ministero della Cultura assicurerà sempre massima collaborazione e lavorerà con la Fondazione per valorizzarlo e per renderlo sempre più attrattivo. Così come ha fatto per un’altra eccellenza che si trova nel capoluogo piemontese: i Musei Reali di Torino, che il governo Meloni ha deciso di inserire tra quelli di prima fascia, ovvero di rilevante interesse nazionale e dotati di autonomia speciale”. Una scelta, conclude il ministro, “condivisa con il presidente della Regione Cirio e il sindaco di Torino Lo Russo, di cui siamo orgogliosi. E che rappresenta uno dei tanti tasselli del nostro impegno per dare al patrimonio culturale di Torino e del Piemonte quel risalto che meritano“.

di Redazione AltovicentinOnline

Il deputato di Marano contro Christian Greco: “Non deve fare più il direttore del Museo Egizio”

 

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