“E’ stata data una profonda ripulita a una delle peggiori piazze di spaccio di stupefacenti del Veneto. Bravi e grazie alla Squadra Mobile di Vicenza e al Servizio Centrale Operativo per un’operazione che ha tolto di mezzo un bel numero di seminatori di morte”.

Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, commentando la “retata” effettuata dagli agenti della Polizia di Vicenza, che ha eseguito 27 ordinanze di custodia cautelare, di cui 23 in carcere e 4 divieti di dimora nel comune berico, nei confronti

di stranieri, prevalentemente nigeriani e gambiani, ritenuti a vario titolo responsabili dello spaccio di stupefacenti all’interno dei parchi pubblici Campo Marzo e Parco Fornaci.

“Non solo trenta delinquenti sono stati assicurati alla giustizia – aggiunge il Governatore – ma è stata sgominata una vera e propria organizzazione che stava dietro all’attività di spaccio al dettaglio. Stroncare questo livello significa anche mettere in difficoltà quelli più alti, gestiti dai cosiddetti ‘signori della droga’ – prosegue – e, per Vicenza, ha un significato tutto particolare, perché restituisce alla gente per bene Campo Marzo e Parco Fornaci, storicamente afflitti da queste attività criminose. Non è stata la prima operazione e non sarà certo l’ultima – conclude il Presidente della Regione – perché la legalità è un bene prezioso, che va conservato lavorando giorno per giorno, senza mai retrocedere, come hanno fatto gli agenti della Mobile vicentina”.

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