Zona gialla nel mirino per 11 regioni italiane che attendono con ansia il nuovo decreto Draghi. Nelle prossime ore si riunirà il Comitato tecnico scientifico, poi ci sarà il confronto con le regioni, e mercoledì, o al più tardi giovedì, il Consiglio dei ministri per mettere nero su bianco il nuovo decreto che indicherà il calendario e le regole per le riaperture.

Proroga stato d’emergenza

Il decreto Draghi conterrà la proroga dello stato di emergenza. La scadenza è fissata per fine mese ma dovrebbe essere prorogata al prossimo 31 luglio.

Smart working

La proroga dello stato di emergenza fino al 31 luglio avrà conseguenze anche sulla durata dello smart working. Attualmente, infatti, la normativa sul lavoro agile emergenziale è in scadenza a fine aprile. Ma con lo stato di emergenza fino al 31 luglio, verrà certamente prorogata.

Zona gialla

Il governo conferma la road map annunciata dal premier Mario Draghi stoppando da un lato le pressioni che arrivano dal centrodestra per posticipare il coprifuoco e aprire in zona gialla anche i bar e i ristoranti al chiuso e dall’altro quelle di buona parte delle regioni che chiedono di rivedere la scelta di riportare tutti gli studenti in classe dal 26 se non si interverrà sui trasporti.

Il pass per spostarsi tra regioni di colore diverso

Gli esperti del Cts dovranno esprimere un parere sul pass che servirà per spostarsi tra le regioni di colore diverso ma anche per accedere ad alcuni eventi, come assistere a spettacoli dal vivo o andare al cinema. Le certezze al momento sono due: la prima è che non sarà pronto per il 26 aprile, dunque da lunedì prossimo ci si sposterà verso le regioni rosse e arancioni con l’autocertificazione e uno dei tre documenti necessari allegato, il certificato vaccinale, quello di avvenuta guarigione o l’esito del tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. L’altra certezza è che il pass sarà in linea con quello europeo che dovrebbe diventare operativo tra giugno e luglio. Occorrerà capire prima come funziona quello Ue e poi ci si adeguerà.

Riaperture bar e ristoranti di sera e coprifuoco

Ad alimentare le tensioni all’interno della maggioranza e tra governo e regioni è la questione dei ristoranti, che si porta dietro quella del coprifuoco: buona parte dei presidenti e del centrodestra vorrebbero poter aprire anche i locali al chiuso in zona gialla e posticipare il divieto di circolazione alle 23 o a mezzanotte. “Se perfino il ministro Speranza è arrivato alla conclusione che all’aperto si rischia meno che al chiuso, non penso che le 22, le 23 o le 24 facciano la differenza. Dipende dal buon senso degli italiani” dice il leader della Lega Matteo Salvini che parla di “tabù” che deve cadere.

Regioni in giallo dal 26 aprile

Stando ai dati attuali, sono 11 – Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto – oltre alle province di Trento e Bolzano a puntare alla zona gialla, avendo un Rt nel valore inferiore sotto l’1 e un rischio basso o moderato, compatibile con uno ‘scenario 1’. In zona arancione sarebbero invece Calabria e Sicilia mentre Basilicata, Campania e Toscana sono a rischio: hanno un Rt molto vicino a 1 e un’incidenza sopra 200. Niente da fare per Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta: hanno ancora numeri da rosso e per loro si parlerà di riaperture non prima di maggio.

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