Non solo si nutrono di notizie divulgate da gente senza titoli di studio, che per sentito dire e per convinzioni del tutto personali divulga. Le condividono a manetta , con la ‘missione’ di  ‘urlare verità complottistiche’, che non sono altro che bufale. Non bastavano i no vax, ora a fare perdere tempo ai medici ci si mettono anche i negazionisti e la Ulss 2 trevigiana ha deciso di querelare. Di passare a lezioni serie, che magari toccano il portafogli e fanno anche male. Nel mirino delle ‘carte bollate’, non solo i negazionisti ufficiali, ma anche tutti coloro che mettono ‘like’ alle falsità. Quelli che le condividono.

Che i negazionisti ormai siano fuori controllo è piuttosto evidente, la cosa grave però è che costringono addirittura i medici, che già sono oberati di lavoro e rischiano in prima persona di contrarre il virus, a perdere tempo sottraendolo a pazienti in fin di vita per dimostrare cose ovvie. Cioè che il virus esiste, che sta mietendo vittime e che il lavoro nelle corsie degli ospedali è al limite del collasso.

Oggi la Ulss 2 Trevigiana è dovuta intervenire con medici in prima persona, per ‘smontare’ le accuse messe in circolazione da qualche negazionista, che girando per i corridoi con videofonino alla mano voleva dimostrare che il virus non esiste. Che i malati non esistono, che nessuno soffre nelle terapie intensive e che non c’è alcuna emergenza.

“Con grande amarezza abbiamo visto delle immagini dell’ospedale Cà Foncello di Treviso che tendono a svalutare il lavoro di medici e infermieri e la sofferenza dei pazienti”, ha spiegato Stefano Formentini, direttore dell’ospedale, che illustra nel dettaglio i numeri del covid.

Anche un paziente, di soli 38 anni, ha voluto rilasciare la sua testimonianza: “Ho 38 anni, compiuti proprio ieri, sono qui in ospedale da 15 giorni, non so cosa stia succedendo fuori perché non ho cellulare né pc: sto solo cercando di salvarmi la vita. Se vi dicono che il Covid non esiste non credeteci, è un’esperienza che non auguro a nessuno”.

Nel definire “grave ma fortunatamente ancora sotto controllo” la situazione, i medici del Cà Foncello hanno fornito alcune testimonianze dirette dai vari reparti in cui sono ricoverati pazienti Covid, due dei quali sono morti proprio oggi.

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