La situazione dell’Alto Vicentino non è grave come quella di due anni fa, ma si sono vissuti ugualmente attimi di ansia. Tensione che si è attenuata con l’affievolirsi della pioggia che verso le 13, si è fatta meno intensa, scongiurando il peggio.

La cronaca. La pioggia battente cominciata a scendere già ieri sera, ha provocato disagi in diverse zone dell’Alto Vicentino. A Thiene, la situazione è stata sotto controllo, ma si sono registrati allagamenti in alcune abitazioni ed esercizi commerciali, dove stamattina i proprietari hanno fatto defluire l’acqua. Evacuata una famiglia a Zanè, dopo che l’acqua piovana era entrata negli scantinati dell’abitazione. L’Astico, all’altezza dei comuni di Lugo, Sarcedo e Breganze si è ingrossato nella tarda mattinata, scendendo poi di livello con il diminuire dell’intensità della pioggia che si è fatta meno intensa.

 Allagato il sottopassaggio di Rozzampia (Thiene), dove le auto hanno fatto fatica a passare. Ad un certo punto, è stato necessario chiudere il passaggio che è stato riaperto nel pomeriggio. Al lavoro la Giunta thienese che è stata in giro quasi tutto il giorno per monitorare la situazione in città, assieme ai tecnici comunali. A Thiene però, si sono vissuti pochi disagi.  A Malo, allagata invece, l’intera  zona industriale mentre in località Forni di Valdastico si è registrato uno smottamento, a causa del cedimento di un muro di contenimento. A Cresole di Caldogno, la situazione è stata a  rischio con il Bacchiglione che ha terrorizzato la popolazione. Strade chiuse non solo a Caldogno, ma anche a Dueville.  Gli abitanti di Caldogno che sono tornati a vivere l’incubo di due anni fa, sono stati avvisati in mattinata, con un megafono affinchè trovassero riparo da amici e parenti, ai piani alti.

Nel primo pomeriggio, i vigili del fuoco con gommone, hanno valutato le condizioni di un albergo, a Rettorgole, da dove sono stati fatti evacuare circa dieci clienti, che hanno dovuto lasciare le stanze. Instancabile il sindaco Marcello Vezzaro, che ha fatto la spola assieme alla protezione civile, vivendo attimi di tensione quando il Bacchiglione, verso ora di pranzo, minacciava le zone, i cui abitanti non hanno mai dimenticato quanto accaduto un paio d’anni fa. Sembrava paradossale trovarsi dinanzi a quelle stesse scene apocalittiche. Ma l’esperienza è servita e questa volta, è andata decisamente meglio.

Il paese di Cogollo del Cengio si è allagato mentre a ‘Ca Trenta di Schio, la protezione civile ha invitato gli abitanti delle residenze a piano terra a non uscire di casa. Impressionanti le scene del Leogra ingrossato.

Spiegamento di forze da parte di protezione civile con l’unità di crisi già attiva da ieri pomeriggio. Presenti tutte le forze dell’ordine ed i vigili del fuoco che lavorano incessantemente dalla notte scorsa. Encomiabile il lavoro dei volontari che non si sono risparmiando dinanzi all’emergenza.

 ORE 13: Le previsioni metereologiche non promettono bene e da Vicenza, il sindaco Achille Variati parla di ‘situazione molto grave’. ‘Chiedo la collaborazione dei cittadini affinchè non vadano nelle cantine, ma restino in casa. C’è di mezzo la vita’.

Buone notizie da Torrebelvicino dove il livello del Leogra si è abbassato. L’appello è unanime : ‘Non uscire di casa, non recarsi sui ponti e non scendere nei cantinati’. Fa bene sperare l’intensità della pioggia che è meno fitta.

 A Vicenza, l’emergenza è rientrata nel primo pomeriggio e ora si contano i danni.

 

 

di Redazione Thiene on line (foto Cioni e Stefano Dall’osto)

 

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