In tutta Italia impazza la caccia alle sneaker marchiate Lidl e ovviamente anche nei punti vendita dell’Alto Vicentino è tutto esaurito.

‘Confermiamo che la collezione giallo-blu targata LIDL è andata a ruba – fa sapere la società Lidl tramite comunicato stampa – sneakers e ciabatte sono sparite dagli scaffali, ma sono soprattutto le scarpe le più richieste e al momento non sappiamo se verranno rimpiazzate’.

I clienti del noto marchio tedesco, con sede in Italia nel veronese, hanno cominciato le file per acquistare le preziose calzature già dalle prime ore dell’alba. E al momento dell’apertura delle porte, è stata corsa a chi riusciva a portarsene via il maggior numero. Scene d’altri tempi, i più brizzolati si ricorderanno lo stesso per l’acquisto dei nuovi modelli di Swatch trenta anni fa, che hanno portato all’intervento degli addetti dei punti vendita per sedare gli animi più accaldati. Fenomeno da studiare sui libri di marketing o semplice follia di un periodo pazzo ed imprevedibile? Di sicuro il prezzo contenuto dell’investimento per possedere un pezzo di storia è minimo : € 12,99 per un paio di sneakers, 4,99 per le ciabatte e 2,99 per un paio di calzini. Rigorosamente bianchi, in perfetto stile teutonico, che trovano la massima espressione dello stile proprio con l’abbinata ciabatte-calzino bianco.

Nel web poi, spopola un continuo susseguirsi di immagini con personaggi famosi che portano ai piedi le ormai imperdibili scarpe lidl : dal Presidente Giuseppe Conte, ad una fantastica Sharon Stone, dal Santo Padre a Trump, tutti protagonisti di simpaticissimi meme.

Basta fare una ricerca su qualche sito di annunci tipo e-bay o subito.it, dove si trovano già parecchi annunci con prezzi rialzati di almeno il 400%, ma che a volte sfiorano il migliaio di euro per la trilogia completa (scarpe calze e ciabatte). Corsa all’oro o corsa all’abbaglio? Nessuna delle due cose. Semplicemente in tanti cercano di monetizzare il più possibile su di un fenomeno che pare venuto dal nulla, ma che ha basi solide e ben studiate.

Innanzitutto i beta-test, effettuati in vari paesi dell’Europa come Gran Bretagna, Germania, Belgio e Finlandia durante l’anno, che hanno fatto crescere nei giovani (ma anche nei meno giovani) la febbre da attesa per i prodotti marchiati : in tanti si stavano chiedendo quando la filiale italiana avrebbe sfornato queste chicche preziose.
In seconda battuta, la tiratura limitata tira sempre. Nel senso che quanto più un bene desiderato scarseggia, quanto più alto sarà il valore che il consumatore sarà disposto a pagare per possederlo. O quanto più tempo in fila sarà disposto ad aspettare per acquistarlo.

Inoltre le vendite flash sono un mezzo sempre più utilizzato dai brand più quotati per spingere la vendita dei propri prodotti: tramite una campagna social mirata e studiata (Fedez che indossava i calzini di sicuro non è passato inosservato), viene creato un senso di “urgenza” e di indispensabilità nel cliente, tanto che per aver un determinato prodotto è disposto a qualsiasi cosa. In particolare, le aziende che fanno manovre di marketing come Lidl, usano leve sofisticate dal punto di vista psicologico : la paura di perdere qualcosa di unico, di imperdibile, porta il cliente a prendere decisioni affrettate e più impulsive rispetto a quando la scelta può essere ponderata. Magnifico esempio quello accaduto in questi giorni.

Vedremo presto altri marchi disposti a mettersi in gioco come ha fatto l’azienda tedesca?

Pier Daniele Dalle Rive

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