In 14 hanno raggiungono il traguardo del diploma casaro. Sentita cerimonia di consegna degli attestati del progetto  Ifts Tecnico Caseario Thiene. E’ l’epilogo di un corso che si è tenuto alla Aulo Ceccato, progetto di Veneto Agricolutura, per la formazione di tecnici delle produzioni casearie qualificati che potranno operare come Tecnico Casaro e Aiuto Casaro, Tecnico di controllo qualità e di laboratorio, Affinatore, Responsabile di produzione, valorizzazione e marketing dei prodotti lattiero caseari.
Il corso IFTSTecnico Caseario rappresenta la naturale continuazione dell’attività didattica che per tanti anni, fino al 1993, ha formato decine di casari che hanno operato e che tuttora
operano in varie regioni d’Italia e all’estero. Il Progetto IFTS Tecnico Casaro è stato realizzato in collaborazione con il Cesar, ente di formazione di Confartigianato Vicenza, il sostegno di una rete di partner istituzionali, tra i quali il Comune di Thiene, l’appoggio di numerose aziende del settore caseario presenti in regione e numerose Scuole tecniche superiori e professionali del Territorio.

Ora, queste figure professionali specializzate potranno ricoprire i diversi ruoli nei caseifici artigianali ed industriali, privati o cooperativi, malghe, aziende familiari.
“Un plauso a questi ragazzi che hanno creduto fermamente ai loro sogni , n punto di partenza per il futuro, grazie alla fondamentale creatività che li caratterizza”, sono state le parole del sindaco Giampi Michelusi, che ha partecipato alla cerimonia dei diplomi di ieri.
I dati del Sole24Ore

L’Italia è il primo Paese al mondo per numero di prodotti alimentari di qualità certificati, contando le DOP (Denominazione di Origine Protetta), le IGP (Indicazione Geografica Protetta) e le STG (Specialità Tradizionale Garantita); con il Veneto al secondo posto per numero di prodotti alimentari dietro all’Emilia Romagna.
A livello vicentino nel settore lattiero caseario si contano 43 imprese (156 il totale regionale) che occupano 898 addetti (2.978 in tutto in Veneto). Ancora, in Veneto è presente una diffusa e articolata struttura artigianale e industriale di trasformazione lattiero-casearia con realtà di piccole, medie e grandi dimensioni in grado di muoversi commercialmente sia sui mercati locali che a livello nazionale. Tale realtà risulta piuttosto solida e competitiva e nel corso degli ultimi 10-15 anni ha subito accorpamenti, fusioni e acquisizioni. Ciò, unito al miglioramento tecnologico delle strutture produttive, ha portato a un aumento la produzione dei formaggi (+13,5% sul 2008) con una quota del 9,7% sul totale nazionale.

La produzione veneta è molto articolata: il Grana Padano rappresenta il 15% del totale della DOP, tenendo conto del latte lavorato fuori regione. I 23 caseifici veneti che lo producono sono ubicati nelle province di Vicenza (6% del totale nazionale), Verona (1,7%), Padova (2,5%) e solo una piccola produzione è presente anche a Rovigo (0,3%). L’Asiago è prodotto quasi tutto in Veneto, considerando che l’Asiago fresco (Pressato) raggiunge una quota mediamente del 94%, di cui il 67% in provincia di Vicenza, il 22% a Treviso e il 5% circa a Padova, e lo stagionato (Allevo) una quota del 96%, con forte predominanza di Vicenza (69%). Il Montasio è veneto per quasi il 50% del totale della DOP e il Provolone Valpadana per il 38%, con la provincia di Vicenza dietro solo a Cremona. Il Monte Veronese, la Casatella Trevigiana e il Piave sono totalmente prodotti in Veneto.

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