Sindacati sul piede di guerra contro la proprietà della Zanon SPA di Schio, storica ditta scledense che opera nel settore petrolchimico, in seguito all’annuncio di tagli del personale per far quadrare un bilancio sempre più in rosso.

E’ questo il quadro emerso dopo l’incontro tra le rappresentanze sindacali FIOM, FIM e UILM e i dipendenti, riuniti in assemblea per discutere il piano di riorganizzazione della società presentato ai sindacati dalla famiglia Zanon, proprietaria dell’omonima ditta. ‘Progetto reso necessario dal forte passivo di bilancio registrato nel 2014 e confermato dal trend negativo per l’anno corrente’ scrivono i sindacati in un comunicato stampa.

I sindacati dunque, pur registrando la propositività della famiglia Zanon, tradotta in investimenti importanti nell’innovazione dei prodotti venduti, non accettano il piano di “lacrime e sangue” proposto, denunciando una “cattiva gestione dell’azienda negli ultimi anni”. In particolare il progetto di ristrutturazione aziendale prevede il taglio del 30% del personale, che ammonta a circa 200 unità, e la dismissione di alcune attività non più in linea con l’attività di Zanon SPA.

“Come sempre il conto della cattiva gestione va a pesare sui dipendenti – sottolineano le sigle sindacali – i prossimi incontri serviranno a capire le reali proposte aziendali per valutarne la credibililtà, con l’obiettivo di contenere per quanto possibile il sacrificio di posti di lavoro”.

F.P.

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