Non abbandonano la lotta. Non vogliono arrendersi gli operai della Zanon Spa di Schio che continuano a presidiare la rotonda di Liviera per protestare contro il temuto licenziamento di 54 lavoratori.Lo hanno fatto anche ieri e lo continueranno a fare se qualcuno non risolverà i loro problemi.Problemi di vita vera, di salario che rischia di non entrare più in case dove ci sono famiglie e bambini da sostentare.

 

Tentano di sensibilizzare gli automobilisti che stanno andando al lavoro rallentando il traffico e distribuendo loro volantini informativi, ricordando con toni pacati,  che la prossima volta i ruoli potrebbero essere invertiti.

 

Altre 54 famiglie avranno ben presto il problema di far quadrare il bilancio di casa senza uno stipendio fisso, e l’amaro in bocca è ancora più intenso perché fino a pochi mesi fa, la Zanon, storica ditta metalmeccanica della Valleogra che produce caldaie e serbatoi industriali, era una azienda solida e in buona salute.

 

Ma la crisi economica è arrivata anche qui ed il bilancio 2014 della Zanon, che conta al momento 205 dipendenti, ha denunciare una forte perdita.

 

Le rappresentanze sindacali dei metalmeccanici della Triplice (Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil) si sono strette attorno ai dipendenti che temono di essere lasciati a casa in tempi brevissimi poiché, come proclama il comunicato sindacale, ‘l’azienda, considerata da molti l’università della saldatura nel territorio, dichiara che servono importanti cambiamenti per migliorare le prospettive future’.

 

‘Come al solito – continua il comunicato, denunciando una cattiva gestione dell’organizzazione aziendale – per gli errori degli altri pagano i più deboli: la cura proposta è una riduzione del costo del lavoro che passa per una importante riduzione del personale’. Un altro segno di come i dipendenti siano spesso considerati una spesa da ridurre e non una risorsa per superare la crisi.

 

Assieme ai lavoratori i sindacati tenteranno l’impossibile per trovare una soluzione alternativa che porti a ‘una migliore organizzazione del lavoro e una riqualificazione di tutto il personale attraverso un piano industriale credibile per cogliere al meglio le sfide di un mercato sempre più difficile e complesso’.

 

 

Ma.Bo.

 

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