Lodevole la notizia che i militari delle basi USA di Vicenza, oltre ad occupare il nostro suolo, si rendano utili per le manutenzioni nei comuni limitrofi. La questione è però che i compiti che gli potrebbero essere affidati, potrebbero benissimo essere un’occasione occupazionale per molte persone che hanno perso il lavoro e che oggi rischiano di perdere la casa e la loro dignità, dovendo (per chi ne ha il coraggio) far richiesta di una assistenza sociale che spesso, a causa dello spending review, le Amministrazioni non sono in grado di far fronte.

 

Gli amministratori, invece di salutare con favore questa offerta e mettersi in fila per avere i militari a disposizione, pensando già i compiti da affidargli, farebbero bene affidarli, invece, ai disoccupati siano essi italiani, stranieri, rom o sinti, al fine di aiutare le famiglie a sopravvivere alla crisi e ridare dignità alle persone, in cambio il Comune darà il sostegno socio-economico che dovrebbe comunque dare, eliminando così l’assistenzialismo. I sindaci potrebbero quindi, ringraziare il colonnello Menist per la loro disponibilità, affermando che ne terranno conto e facendo presente che prima il lavoro va distribuito tra i concittadini che ne hanno bisogno e poi se fosse necessario accetteranno il loro intervento. Gli alberi, la manutenzione dei fossi, delle aiuole e degli argini, affidiamoli ai nostri concittadini in stato di disagio lavorativo.

 

Irene Rui segretaria del circolo “Carlo Giuliani” Vicenza nordest

 

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