Cogollo del Cengio battezza il primo consiglio comunale dell’anno infiammando gli animi grazie l’argomento principe della politica locale, l’Autostrada con la ‘A’ maiuscola, ovverosia la Valdastico Nord, convitato di pietra di ogni programma elettorale, conferenza pubblica e chiacchiere da bar.

Argomento che da anni alimenta il fuoco della polemica e detta legge sui rapporti spesso tesi tra consiglieri di minoranza ed il sindaco Piergildo Capovilla, e non manca pretesto (quello di oggi è la dimissione dei consiglieri di minoranza dalla commissione autostrada) per farsi a vicenda le pulci e facendo volare, documenti alla mano, gli inevitabili ‘Je accuse’.

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E l’accusa ‘storica’ mossa a Capovilla dai consiglieri dei due gruppi di opposizione, Riccardo Fimbianti e Marco Zorzi, non è propriamente quella di essere favorevole al proseguimento della A31, ma di avere prima dichiarato contrarietà agli elettori durante la campagna elettorale e, dopo le elezioni, aver ‘ammesso’ di essere favorevole, proponendo quindi alla società autostrade una modifica dell’attuale tracciato che salvi capra e cavoli, accontenti cioè gli abitanti della campagna di Casale, dove passerebbe il tracciato attuale, e la necessità di infrastrutture di cui l’Alto Vicentino è carente. Una accusa di incoerenza che Capovilla rimanda direttamente al mittente.

Bandita la proverbiale laconicità, il primo cittadino non batte ciglio, distribuendo documentazione sull’argomento a tutti i consiglieri. ‘Prima delle elezioni del 2015 – ha spiegato – ho raccolto 380 firme non contro l’autostrada, ma contro il tracciato che, non mi stancherò mai di ripetere, è stato ereditato. Siamo orgogliosi di come abbiamo lavorato. Lei, Fimbianti, ha girato un video nelle campagne di Cogollo contro l’autostrada e poi ha votato in Unione montana per eleggere presidente Giordano Rossi. Proprio lui che ha approvato il 16 ottobre 2017 in consiglio a Velo d’Astico, guarda caso, la necessità di mantenere l’attuale tracciato. Non mi si dica che l’incoerente sono io’.

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‘Basta leggere la delibera di giunta n. 50 del 2016 – ha ribattuto Fimbianti, visibilmente alterato, sventolando il documento – dove affermate chiaramente di essere contrari all’autostrada. Non me lo sono inventato io. E preciso che il mio voto non era per il sindaco di Velo, ma per Giordano Rossi nel suo ruolo di candidato presidente, visto che lei, sindaco, l’altro candidato, ha abbandonato l’aula, delegittimando l’Unione montana solo quando le fa comodo’.

‘La nostra contrarietà – ha ribattuto Capovilla, supportato dai propri consiglieri – non era all’autostrada ma all’opera con il primo tracciato. Abbiamo da pochi giorni avuto l’appoggio della Camera di commercio sulla variante del nuovo tracciato proposto da noi, che salva la campagna di Casale. Come amministrazione stiamo lavorando molto bene e ne sono orgoglioso.

 

Marta Boriero

 

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