C’è attesa per il primo incontro che si terrà domani a Venezia alle 11 tra il governatore del Veneto Luca Zaia ed il ministro per le Autonomie Regionali Francesco Boccia e, subito dopo il loro primo faccia a faccia, il confronto tra il neo titolare del ministero che fu di Erika Stefani con la delegazione trattante per l’autonomia del Veneto.

I toni finora sono stati molto aspri e accesi, con Zaia da un lato che non risparmia critiche al meridione e dall’altro Boccia che ha trasformato la parola ‘autonomia’ in sussidiarietà’ e ha già dichiarato a gran voce che “L’autonomia si farà ma sarà uguale per tutti”.

Una spaccatura che sembra voler acuire gli storici pregiudizi che sottolineano le differenze tra ‘polentoni’ e ‘terroni’ e si scontra perfino con la politica salviniana che ha trasformato la Lega, notoriamente movimento del nord, in un partito nazionale.

Nel frattempo, a sottolineare i pro e i contro delle autonomie, sono intervenuti ministri ed ex ministri del sud ed imprenditori del nord. Mentre il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano ha preso le distanze da Zaia e Fontana accusando il nord “di tenere in banca 180 milioni di euro di fondi nazionali” e l’ex ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo (moglie di Boccia) ha definito il Veneto “terra di contadini per eccellenza”, alcuni imprenditori con ‘in testa’ il Ceo di Banca Intesa Carlo Messina hanno invitato a “non contrapporre il paese a Veneto e Lombardia, regioni ben amministrate e locomotiva del Paese”.

Luca Zaia intanto dichiara “Noi siamo pronti per ricevere il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. Il Ministro avrà l’occasione di conoscere la delegazione trattante del Veneto, gli autorevoli accademici che hanno preparato la bozza d’intesa e che ci hanno fatto vincere il ricorso davanti la Corte Costituzionale. Gli consegnerò poi ufficialmente la nostra proposta, togliendo così ogni dubbio e ogni ambiguità sul fatto che il Ministero abbia ricevuto o meno i nostri documenti. Passi da gigante sull’autonomia ne sono stati fatti. Adesso però basta con i compiti per casa, è il momento di prendere una decisione”.

Dal canto suo Boccia non si scompone per niente e, riferendosi ai rappresentanti delle regioni autonomiste del nord (Veneto, Lombardia ed Emilia), dopo aver dichiarato di “volerli conoscere a casa loro”, è pronto al confronto.

Sul tavolo intanto, in Veneto, rimangono 23 competenze per le quali il governatore Zaia ha chiesto l’autonomia. “Vogliamo tutte le materie – ha dichiarato Zaia – ma siamo disposti ad ascoltare le richieste del ministero e valutare una controproposta che, a oggi, non è ancora arrivata, né da lui né dal precedente governo”.

Anna Bianchini

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