“Per una vera svolta nel processo di fusione e di sostanziosa riduzione del numero dei Comuni in Veneto si stanno aprendo spiragli da cogliere al volo e da concretizzare in tempi stretti. Le esigenze degli enti locali e le contingenze sul breve periodo richiedono questa accelerazione”.
Ci crede fortemente il capogruppo del Pd Veneto, Giacomo Possamai.
“Da un lato è molto importante la proposta elaborata dal Consiglio delle Autonomie Locali per un abbassamento del quorum necessario al fine di rendere validi i referendum per le fusioni. Un’iniziativa che esprime la determinazione delle comunità locali nell’operare un cambiamento destinato a riflettersi positivamente sui territori, in termini di maggiore efficienza dei servizi e di solidità amministrativa. C’è poi l’annuncio della scorsa settimana dell’assessore Calzavara, che ha presentato in Commissione Prima il Piano di riordino territoriale con l’obiettivo di ridurre entro il 2030 il numero di Comuni fa 563 ad almeno 500. Queste novità vanno ora tradotte con i fatti”.
Secondo Possamai “la politica regionale, in modo trasversale, ha ora il compito di realizzare un’operazione di stimolo verso questo orizzonte. Cosa che nel recente passato non si è verificato con un adeguato impulso. È importante che la Regione svolga un ruolo di sostegno nei confronti dei piccoli Comuni, aiutandoli a realizzare quelle fusioni che, come dimostrano le esperienze già maturate, portano reali benefici ai cittadini. Su questo fronte anche le organizzazioni datoriali e sindacali si sono espresse favorevolmente e, anche dal punto di vista dello sviluppo dei nostri territori, la necessità di dare attuazione ai progetti del Pnrr, esige un rafforzamento delle strutture amministrative locali. È evidente che l’ultima parola spetta sempre ai cittadini con i referendum, ma è cruciale che la Regione sia protagonista in questo percorso di riorganizzazione degli enti locali”.

 

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