I risultati delle amministrative in Veneto ed in particolare a Padova , Verona, Thiene “segnano un corso nuovo, dopo anni in cui il centrosinistra non era competitivo, salvo vittorie sporadiche e molto localizzate”. Lo spiega alla ‘Dire’ Giacomo Possamai, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale Veneto. “È evidente che dobbiamo saper far tesoro dell’esperienza di queste amministrative: quando metti in pista coalizioni unite, larghe, che mettono insieme tanti mondi e tante realtà e dove il Pd si mette anche al servizio sapendo che può giocare il ruolo di perno ma che deve coinvolgere tutti e dare spazio a tutti perché la partita sia aperta, ce la giochiamo fino in fondo”, afferma Possamai. Certo “le città sono una parte del discorso, perché nelle zone fuori dai centri urbani siamo ancora in difficoltà, nei piccoli Comuni dobbiamo riuscire a calare in qualche misura lo stesso messaggio”, continua Possamai che punta a “mettere in pista un altro polo per la Regione che sia declinato in questo modo, in cui il Pd ha ruolo di aggregatore e coinvolge tante realtà, tanti mondi, tante forze politiche e tante forze civiche”. Intanto, visto quanto avvenuto a Padova  Verona e Thiene, “la buona notizia è che i dati ci dicono che la partita è aperta”.

Del resto, prosegue il capogruppo dem, “in Veneto sta cambiando il centrodestra. Abbiamo visto in queste elezioni come Fratelli d’Italia prenda più della Lega, e questo porta a un cambiamento profondo del profilo del centrodestra in Veneto, nel senso che per parecchi anni il centrodestra è stato l’immagine di Zaia, quindi una figura moderata, per il dialogo, non destra dura e pura. Ma ora il combinato disposto di Fratelli d’Italia a livello locale e dell’immagine che la Lega dà di sé a livello nazionale, quindi Salvini che in sostanza è sempre più una copia della Meloni e la Lega che ha abdicato al suo ruolo di partito del nord, ha aperto uno spazio”. Insomma “lo spostamento a destra del centrodestra veneto trainato da Fratelli d’Italia fa sì che si crei uno spazio, perché il Veneto non è quella roba lì”, conclude Possamai, ricordando che tra l’altro Fratelli d’Italia non è il partito dell’autonomia, come invece è la Lega -pur moderata- di Luca Zaia.

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