La voglia di fare fuori l’avversario potrebbe superare le logiche di partito.

E’ un matrimonio particolare quello che potrebbe essere celebrato a Schio a inizio del 2019 quando, per sconfiggere alle amministrative il sindaco uscente Valter Orsi, Lega e Pd potrebbero farsi l’occhiolino.

Un inciucio già dato per certo ad un eventuale ballottaggio e non smentito dal Pd sabato scorso quando, presentando la nuova sede in pieno centro, i membri del centro-sinistra, sconfitti da Orsi con una lista civica alle elezioni del 2014, hanno dichiarato di essere aperti a tutto pur di sconfiggere l’attuale primo cittadino.

Un po’ come successe in Italia nel 1997, quando Umberto Bossi, leader assoluto del Carroccio, si mise d’accordo con l’esponente di sinistra Massimo D’Alema, per fare cadere il governo di Silvio Berlusconi. Cosa che puntualmente successe nel 1998, ma durò poco.

Lo stesso proposito potrebbe esserci a Schio, che in fin dei conti, da tempo sembra una piccola Italia, governata da un leader carismatico e accentratore.

Sul probabile inciucio Lega-Pd si è esposto anche Orsi, che da tempo è a conoscenza della determinazione dei suoi sfidanti a portargli via il trono.

“Abbiamo destabilizzato meccanismi consolidati in decenni e dimostrato di saper governare bene e per il bene di Schio – ha commentato Orsi – Sabato ci aspettavamo tutti di conoscere il candidato sindaco del Pd e quando si è visto che ancora non c’era e che anzi, il direttivo è a caccia di un papabile primo cittadino, è stato chiaro che si sarebbero aperti scenari nuovi. Non mi stupisco di una possibile alleanza tra Lega e Pd. Schio, con il suo peso ha inciso in modo pesante su alcune scelte che si volevano fare ma che abbiamo impedito perché andavano contro gli interessi dei cittadini ed erano solo spartizioni di potere tra i partiti”.

Anna Bianchini

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