“Il Consiglio regionale ha approvato un mio emendamento accolto dalla Prima Commissione consiliare e inserito nel testo per l’esame in aula del collegato alla legge di stabilità 2017, con cui si è posto un freno alle autorizzazioni di nuovi impianti di cremazione.”“Con la mia proposta – afferma il consigliere Finco – nelle more dell’adozione da parte della Regione del Piano regionale di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei Comuni, non possono essere rilasciate nuove autorizzazioni per impianti di cremazione fino al 31 dicembre 2018”.

finco“Nell’adozione del Piano – rileva il capogruppo del Carroccio – la Giunta regionale dovrà effettuare uno studio per rilevare gli impatti sulla salute della popolazione e sull’ambiente dovuti alle emissioni in atmosfera generate da nuovi impianti di cremazione”.

Guarda:’ Rischio speculazione selvaggia’

“Lo stop alle autorizzazione di nuovi impianti di cremazione è un passaggio positivo perché mette un freno ai rischi di speculazione selvaggia. Questa, come auspicavo, era tuttavia l’occasione propizia per iniziare a mettere sul tavolo i criteri per il piano regionale di coordinamento, provvedimento che è atteso da ben 15 anni”.

 

Cristina GuardaA dirlo la consigliera regionale Cristina Guarda (AMP), dopo l’approvazione di un emendamento della maggioranza al Collegato alla legge di stabilità regionale 2017.

“La situazione attuale in questo ambito è purtroppo caotica e richiede uno sforzo di definizione immediata dei contenuti da inserire nel piano stesso. Era questo il senso dell’emendamento che avevo presentato ma che è stato bocciato dall’aula”.

 

Nelle scorse settimane Cristina Guarda ha presentato un progetto di legge in materia: “una proposta costruita assieme ai tanti cittadini aderenti ai comitati territoriali che tengono sempre alta l’attenzione su questo tema. L’obiettivo è di introdurre criteri chiari, in grado di garantire l’effettiva sostenibilità e capacità degli impianti già realizzati e di regolamentare quelli futuri. Il tutto, evitando sovradimensionamenti e andando a tutelare l’ambiente, la salute e le casse comunali dalle rischiose conseguenze derivanti anche dalla formula del project financing”.

 

In conclusione, la consigliera assicura che “verrà dedicata la massima attenzione affinché si accelerino i tempi della redazione del piano di coordinamento, anche sulla scia di quanto è già stato approvato dalle Regioni Lombardia e Piemonte”.

 

 

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