Una Thiene grintosa, che non viva di eventi singoli ma di quotidianità, una zona commerciale ai Cappuccini e una viabilità degna di un territorio importante.

E’ il sogno per Thiene di Orazio Comberlato, attuale consigliere di minoranza con il Movimento 5 Stelle e probabile candidato alle amministrative del 2017.

Candidato sindaco sì, perché se il suo gruppo decidesse di mandarlo nell’arena delle amministrative , lui ci starebbe eccome.

In fin dei conti un po’ di esperienza politica l’ha fatta, sedendo tra le file dell’opposizione,  confrontandosi con i colleghi e gli antagonisti . Studiando burocrazia e politichese. E Thiene a suo avviso non è così diversa da Roma “ostaggio di amici di amici, partiti politici, burocrazia e banche”. Una cittadina da sistemare e far crescere, puntando sulla qualità e senza avere paura di osare.

Oggi Comberlato non è il diplomatico che tutti ricordano. Sempre educatissimo, ma con meno ‘peli sulla lingua’ e per la sua Thiene vuole di più.

“Sono nato e cresciuto qui e sono innamorato di Thiene – ha sottolineato il grillino – Sono stanco di vedere la mia città vivere e riempirsi di gente solo in occasione di singoli eventi. Voglio che viva di una quotidianità ricca e ben organizzata”.

Reduce dagli ultimi consigli comunali, a Comberlato non sono piaciute alcune decisioni dell’amministrazione che, a suo dire, “non sono state sufficientemente forti e innovative”.

Come l’allargamento della piazza ai Cappuccini, con pista ciclabile e area svago per i giovani. “Ai Cappuccini serve ben altro – ha commentato – Bisognerebbe sviluppare un’area commerciale di quartiere, con piccoli esercizi di vicinato. Servono scelte coraggiose, bisogna azzardare, non ci si può accontentare di definire ‘progetto di riqualificazione’ il semplice allargamento di una piazza”.

Ci sarebbe da stupirsi davanti ad un grillino ‘rivoluzionario’, che parla di commercio, viabilità grandezza. Se non fosse che negli ultimi anni i 5 Stelle sono cresciuti e, piaccia o no, hanno conquistato le due capitali d’Italia, Roma e Torino.

“Perché non potremmo fare il nostro lavoro anche a Thiene – si chiede Comberlato – Essere parte del Movimento 5 Stelle non significa essere contro il progresso, significa solo organizzarlo nel modo giusto”.

Questo, per il consigliere di minoranza, a Thiene si traduce in una viabilità degna di una cittadina che è un punto di riferimento e si trova in un crocevia di strade di primaria importanza. Significa prendere in mano progetti che sono in corso e decidere definitivamente per il ‘sì’ o per il ‘no’.

“A Thiene ci sono un sacco di cantieri, di lavori lasciati a età e di edifici vuoti – ha spiegato Comberlato – Consorzio agrario, scalo merci… fermo. L’area Comboniani non ha garanzie per il completamento dei lavori. A domanda diretta in consiglio comunale se ‘i lavori sarebbero stati completati’, il sindaco ha risposto ‘sono fiducioso’. Non è accettabile. E poi c’è in ballo una garanzia ipotecaria con la Banca Popolare di Vicenza. Dico io, con la situazione che ha questa banca come ci si può affidare?”

Comberlato si sente pronto, che sia lui in prima persona o che sia il suo Movimento, a prendere in mano Thiene.

“Non è così diversa da Roma – ha concluso – Anche qui ci sono giochi di potere. Per questo c’è bisogno di qualcuno che garantisca di non essere parte dei ‘giochi’ e che abbia solo voglia di far bene il suo lavoro”.

Molto conterà il referendum del 4 dicembre perchè se dovesse vincere il no, il M5S potrebbe risultare imbattibile.

Anna Bianchini

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