La moschea di Lampertico e le polemiche per la sua realizzazione non risparmiano il Movimento 5 Stelle e il Comitato di Quartiere.

“Conflitto di interesse” è l’accusa che arriva da Forza Italia e nello stesso modo la pensa anche Christian Azzolin, candidato sindaco che rappresenta la coalizione di destra.

Il ‘conflitto’ nascerebbe dal fatto che nella lista che supporta la candidatura di Orazio Comberlato a primo cittadino, si trovano candidati consiglieri che risiedono nella frazione che ospiterà la moschea e il cui Imam, presidente dell’associazione ‘Futuro’, proprietaria della Moschea, è candidato a Sandrigo con i 5 Stelle.

“La nuova moschea di Thiene ha uno sponsor politico d’eccezione – spiega Jimmy Greselin, coordinatore di  Forza Italia – Ecco spiegato il perché dell’assenza del candidato sindaco Orazio Comberlato al confronto di ieri sera al cinema San Gaetano. Ed ecco la risposta alla domanda sul perché il comitato di quartiere della zona, molto attivo contro la Tintess si sia dimenticato di sollevare la questione moschea in questi anni. Insomma, alla fine si tratta del più squallido conflitto di interessi che i 5 Stelle da anni fingono di combattere. Una sorta di inciucio tra Casarotto che finge di non sapere nulla della Moschea e i 5 Stelle che assicurano il silenzio grazie al loro interesse personale con un candidato d’eccellenza come nientemeno che l’Iman in persona”.

Dello stesso avviso anche Azzolin, che non ha risparmiato una frecciatina al ‘rivale’ candidato pentastellato, accusando lui e il suo gruppo di sorvolare sul tema moschea per evitare scontri interni.

E sono in molti in effetti a chiedersi, dove sia stato fino a oggi il comitato di quartiere, visto che da tempo in molti lamentano la congestione del traffico nei giorni di preghiera islamica a ridosso di quello che fino a poco tempo fa era considerato solo un centro polifunzionale.

Probabilmente, se avessero affrontato la questione che riguarda la moschea con la stessa grinta con la quale hanno si sono battuti per le esalazioni della Tintess, ora né l’amministrazione comunale né i cittadini, si troverebbero davanti ad una costruzione così imponente che pare inesorabilmente destinata ad un utilizzo controverso.

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