Thiene quest’anno ha premiato il Sociale. Il riconoscimento più ambito che la città conferisce a chi si è distinto per particolari meriti, è stato assegnato alla Cooperativa Sociale San Gaetano Thiene che da 25 anni si occupa dell’inserimento lavorativo delle persone diversamente abili con problemi psichici. Un momento emozionante per il presidente Luigi Rigon che, premiato dal Sindaco Giovanni Battista Casarotto con la statua raffigurante la fontana di Bacco e Arianna, ha descritto alcuni momenti di vita quotidiana di alcuni ragazzi della cooperativa, dispensando commozione tra il pubblico e le istituzioni.

 

Fondata nel 1989 per volontà di Annamaria Borgo Thiella, la Cooperativa San Gaetano si pone da sempre al fianco di ragazzi in difficoltà, coinvolgendoli in lavori manuali semplici ma importanti, perché in grado di donare la gioia di un lavoro dignitoso svolto in un clima di fraternità. Molte aziende della zona, sensibili all’appello, contribuiscono costantemente a dare appoggio affidando commessi di lavori di assemblaggio e meccanica. A conferire maggiore prestigio al premio consegnato a Rigon, è salito sul palco Alberto Leoni, direttore dei Servizi Sociali dell’Ulss4, che ha sottolineato l’importanza della San Gaetano nel territorio.

In un’atmosfera leggera, accompagnata musicalmente da 4 ragazzi dell’Istituto Musicale Veneto ‘Città di Thiene’ che, in abiti casual, hanno messo in risalto la loro abilità e la dolcezza della loro musica diretti dal maestro Alberto La Rocca, l’assegnazione del Premio Thiene 2014 è stata preceduta dalla consegna di 2 targhe per meriti sportivi e capacità di supporto e inserimento nel mondo dello sport per le persone con problemi fisici e psichici. Il riconoscimento è andato all’Associazione Sportiva Dilettantistica Thienese Calcio a Cinque e a Massimo Rabito. 4 targhe per meriti di storicità commerciale sono state assegnate alla Ferramenta Viero, la Libreria Leoni, la Farmacia alla Madonna e il Panificio Pastori, mentre una targa è andata alla Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori Sezione di Thiene e una all’Associazione Ricercatori Storico Aeronautica Dogfight. Infine, una targa è stata assegnata al Liceo Corradini per essere stato nominato il miglior Liceo classico del Veneto e una targa se l’è aggiudicata il Coro Ana di Thiene, che si è esibito con un canto e ha proposto una dolcissima ‘Nina’ insieme al soprano Eleonora Donà.

Davanti a numerose autorità istituzionali, il Sindaco Casarotto, nel suo discorso di riepilogo di metà mandato, ha sottolineato le difficoltà che i Comuni si trovano a fronteggiare a causa dei sempre più importanti tagli che arrivano dal governo centrale.

“Nel corso del 2014 abbiamo deliberato la futura programmazione commerciale di Thiene – ha spiegato – che d’ora in poi andrà di pari passo con quella urbanistica, con gli obiettivi di recuperare le aree dismesse, rivitalizzare il centro storico, riservando alla grande distribuzione non nuove aree industriali o artigianali ma quelle già compromesse. Per alcune aree private che attendono la riqualificazione ci sono prospettive di una svolta positiva. L’importante e strategico accordo stipulato a luglio con l’Amministrazione Provinciale – ha continuato –metterà mano, a partire dal 2015/2016, al riordino dell’edilizia scolastica fino a oggi distribuita in maniera diffusa sul territorio comunale. Inoltre – ha concluso – è stato sottoscritto un accordo con i Comuni di Breganze, Caltrano, Chiuppano, Fara, Lugo, Montecchio Precalcino, Sarcedo e Zugliano per un progetto relativo a nuovi itinerari ciclabili nel territorio, sia per incentivare l’utilizzo della bici come mezzo sostenibile, sia per finalità turistiche”.

La cerimonia si è conclusa con i tradizionali auguri dell’Amministrazione Comunale e con il consueto appuntamento per l’assegnazione del Premio Thiene relativo al prossimo anno.

Anna Bianchini

 

 

Valorizzare il Sociale non è una scelta scontata per politici e amministratori, che spesso lo sacrificano per scegliere ciò che ‘brilla’ di più agli occhi della gente comune e fa più presa sul ‘popolino’, spesso ‘indifferente’ dinanzi al problema di pochi. Perchè la disabilità, per fortuna, è un problema di pochi, ma un figlio disabile può piombare in casa di chiunque.

Non ci sono regole, nè segnali premonitori: ti arriva e basta e la tua vita cambia per sempre.

Quale buon genitore non ha progetti per un figlio in arrivo? E’ quando arriva e lo scopri “diverso” che il mondo ti cambia. Lui è da accudire, allora e per sempre. I progetti svaniscono.
Un figlio con problemi mentali non avrà una mai una vita normale. Niente “cuore che batte” per la compagna di classe carina; niente sms con gli amici o urla per un gol della squadra preferita. Sarà la tua ombra, il tuo “insuccesso” più grande. Il “grande giorno” sarà quello del primo che lo accompagnerai a scuola. Lì dovrai affidarlo per almeno 5 ore ad altri. Altri come la maestra, altri come i compagnetti di classe, che speri siano buoni con il tuo piccolo, che lo amino “di più”. Perchè lui è “speciale”.
Forse quello è anche il momento per pensare a te, ritrovarti, ma non è così. Non lo sarà mai.La disabilità di un figlio condiziona le più piccole azioni del genitore, che smette di essere ogni altra cosa per essere soltanto quello: genitore.
E va peggio quando non è più tempo di scuola e quel figlio è divenuto più alto di te, più grosso di te, più forte di te, a volte anche prepotente. Ecco che servono strutture come quella gestita da Luigi Rigon, che sa bene cosa significhi disabilità psichica. Sa bene quanto sia gratificante per quei ragazzi ‘diversi’ lavorare alla cooperativa San Gaetano. Uno squarcio di normalità in una esistenza da emarginati.

Sa ancora meglio quanto la cooperativa che ha tenuto in piedi con una forza encomiabile, nonostante i suoi problemi personali, sia importante per i genitori di quei ragazzi, che hanno sempre più capelli bianchi in testa, sempre meno forza fisica per affrontare quanto comporta un figlio con problemi mentali. Per questo Luigi ha tenuto duro tutti questi anni, anche quando le

commesse scarseggiavano e rischiava di chiudere battenti. Luigi Rigon sa perfettamente che quel luogo di lavoro per disabili dà dignità ai ragazzi, ma soprattutto sollievo ai loro genitori che altrimenti non ce la farebbero a resistere una giornata intera. La cooperativa San Gaetano è aria pura per un genitore di disabile, che sopravvive con i mille problemi che l’handicap comporta e che il ‘mondo ordinario’ spesso non comprende. Avere un figlio disabile non è solo un dolore costante per la diversità di chi, parte di te, avresti voluto normale, ma è anche fatica per una vita condizionata dal suo handicap, da lui che dipende da te, ha bisogno di te, prendendoti tutte quelle energie che ti succhia senza colpe.

Ecco perchè realtà sociali come la Cooperativa San Gaetano, devono esistere. Devono essere supportate istituzionalmente.
Grazie Luigi.

Natalia Bandiera

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