In Veneto diminuiscono i nuovi nati e aumenta l’età delle neomamme. Lo comunica la Regione, che diffonde i dati relativi al 2020, anno in cui sono nati 32.493 bambini a fronte di 32.055 parti. I nuovi nati sono stati il 2,5% in meno rispetto al 2019 e circa il 33% in meno rispetto al 2008. Stabile al 28,8% il contributo delle madri straniere, mentre risulta in lieve aumento l’età media al parto, si assesta a 32,2 anni, con una quota maggiore di donne sopra i 35 anni, pari al 34%. L’81,3% delle donne che hanno partorito in Veneto nel 2020 presenta una scolarità medio alta, il 16,1% ha solo il diploma di scuola media inferiore e il 2,6% non ha alcun titolo. Il 65% delle madri svolge una attività lavorativa, mentre il 20% è casalinga, il 12,4% è disoccupata e lo 0,9% studentessa. Mediamente nel corso della gravidanza le donne hanno effettuato circa sette visite e oltre la metà (64%) ha eseguito la prima entro le prime otto settimane di gravidanza. Solo lo 0,2% non ha eseguito alcuna visita e il 12,5% ha posticipato il primo controllo oltre l’11esima settimana. L’analisi temporale conferma una riduzione sia delle donne che effettuano un numero inferiore a quattro di accertamenti sia di quelle che effettuano tardivamente la prima visita, tanto per le italiane quanto per le straniere. In media le donne si sono sottoposte a circa cinque controlli ecografici, mentre lo 0,2% non ne ha effettuato alcuno. La percentuale di donne che si sono sottoposte ad indagini invasive è in ulteriore calo rispetto all’anno precedente, ed è del 7,5%. Il 55,1% dei parti è avvenuto in seguito a travaglio spontaneo, mentre il 28,7% dei parti vaginali è stato indotto farmacologicamente. Nel 43,3% dei parti vaginali è stata utilizzata almeno una metodica per il controllo del dolore e in quasi il 58% dei casi si è trattato di una metodica farmacologica.

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