Riportare i giovani all’agricoltura, incentivando la nascita di nuove imprese gestite da under40, finanziando l’aggiornamento tecnologico e intervenendo con agevolazioni fiscali. Sono gli obiettivi della Legge per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo, presentata questa mattina a Roma nella sede della Fondazione Enpaia, l’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura, in occasione della conferenza stampa ‘Promozione e Sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo’.

CARLONI: “TENERE INSIEME TRADIZIONE, INNOVAZIONE E GIOVANI”

Mirco Carloni, Presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, e primo firmatario della legge, ha illustrato il testo della legge Carloni n.36 del 15 Marzo 2024. Una riforma strutturale che stanzia 156 milioni di euro dal 2024 al 2029 e 27,76 milioni annui dal 2030. “L’obiettivo della Legge è porre l’attenzione su un nuovo modello di sviluppo dell’agricoltura nazionale che tenga insieme tradizione, innovazione e giovani, in un ideale passaggio generazionale che conservi i saperi delle tradizioni locali ma che sia capace di proiettare l’agricoltura nel futuro”, ha spiegato l’onorevole Mirco Carloni.

“La legge- ha aggiunto- vuole fornire strumenti concreti che rendano l’agricoltura non solo un settore capace di attrarre i giovani, ma anche recuperare competitività ed efficienza nei mercati internazionali senza, tuttavia, dimenticare la tutela delle nostre materie prime, quei prodotti che ci hanno reso primi al mondo. Il ruolo dell’imprenditore va incentivato e incoraggiato, per questo la legge prevede una serie di misure come un regime fiscale agevolato per giovani imprenditori agricoli e imprese giovanili agricole che intraprendono un’attività d’impresa, agevolazioni in materia di compravendita di fondi rustici, stipulati dai giovani imprenditori agricoli e dalle imprese giovanili agricole, agevolazioni fiscali per l’ampliamento delle superfici coltivate, la concessione di un contributo, sotto forma di credito d’imposta, per i giovani imprenditori agricoli che hanno iniziato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2021 e un diritto di prelazione nelle procedure di alienazione e locazione”.

In tal senso, ha proseguito Carloni: “È fondamentale creare le condizioni per permettere ai giovani di credere che in Italia si possa fare impresa agricola sostenibile e innovativa, troppo spesso il sistema ha relegato la cultura rurale a un ripiego, bisogna riportare al centro la terra dalla quale viene ogni bene“.

PIAZZA (ENPAIA): IN QUESTA VISIONE GIOVANI IMPRENDITORI AL PRIMO POSTO

Giorgio Piazza, presidente della Fondazione Enpaia, ha aggiunto: “una visione di agricoltura che mette la figura del giovane imprenditore agricolo al primo posto, affinché possa cogliere il vantaggio della ricerca di una professione originale e che, nel difficile contesto in cui ci troviamo, riveste un ruolo strategico chiave in un’azione di supporto e rilancio dell’economia nazionale”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia