La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portando quello sulle operazioni di rifinanziamento principali dal 4,25 al 4,50%. “Una stangata per chi ha un mutuo a tasso variabile e per le famiglie e le imprese che devono chiedere un prestito. Considerando l’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, 4,58 per cento, l’importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi di 25 punti percentuali corrisponde, nel caso di un pieno trasferimento sull’Euribor, ad un aumento della rata, per chi sottoscrive ora un mutuo a tasso variabile, pari a 20 euro al mese” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Una mazzata annua pari in media a 240 euro. Un rincaro che, considerato che in Italia i piani di ammortamento sono alla francese, vale per chi ha sottoscritto da poco il contratto e ha ancora una quota di interessi molto alta, ma che diminuisce man mano che il mutuo si avvicina alla sua scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale” conclude Dona.

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