In mezzo alle centinaia di disposizioni approvate a fine anno scorso dalla Legge di Stabilità ce n’è una che lascia senza parole: dal 2016 infatti eventuali indennità di accompagnamento e pensioni di invalidità per disabili gravi e gravissimi saranno considerate parte del reddito di una famiglia, pertanto soggette ad imposizione fiscale. Contro questo provvedimento è stata lanciata una petizione online che ha già raccolto più di 10mila adesioni, “per salvaguardare la dignità dei disabili”.
Nonostante durante l’esame in Camera dei Deputati fosse stato proposto un emendamento alla Legge che cancellasse questo articolo il Governo è stato irremovibile, argomentando che la discussione su questa proposta legislativa non era quella consona per la riforma dell’Isee. In sostanza quindi è stato ribadito che da quest’anno i contributi erogati ai 580mila disabili gravi italiani saranno tassati al pari dello stipendio del nucleo familiare. “Perché questi già scarsi contributi devono essere tassati? – scrive Maria Letizia Solinas, madre di un figlio disabile e promotrice della petizione diretta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi – quando non sono nemmeno sufficienti a coprire le spese?”. Nel testo del documento traspare tutta la forza e determinazione della Solinas, ma anche la sua angoscia per una legge fortemente penalizzante per tutti coloro che come lei combattono ogni giorno la battaglia contro la malattia.
Il provvedimento infatti ha l’effetto di aggravare considerevolmente la posizione economica delle famiglie con disabile a carico, riducendole a “famiglie di Serie C”, come riportato dall’organizzazione per la tutela dei diritti CittadinanzAttiva. “La nostra Costituzione sulla carta garantisce i diritti dei cittadini – prosegue la Solinas – e non elemosina, tutela e non soprusi. Questo è un vero e proprio attacco a tutti i malati, una mancanza di rispetto assoluta”. L’obiettivo è quello di raggiungere un numero considerevole di firmatari per ottenere attenzione a livello nazionale. “Non starò a guardare – conclude la donna – ma tenterò ogni possibile o impossibile strategia, per cercare di non subire l’ennesima assurda ingiustizia”.
Il testo integrale della petizione rivolta a Matteo Renzi è disponibile al seguente link, dove è possibile esprimere la propria adesione:
https://www.change.org/p/per-i-diritti-dei-disabili-abolizione-del-nuovo-isee-dignit%C3%A0-matteorenzi?source_location=search_index&algorithm=promoted&grid_position=2
F.P.