Davide contro Golia, ovvero gli abitanti di Casale, piccola frazione di Cogollo del Cengio, contro la potente società autostrada “Serenissima” Brescia-Padova. I determinati cittadini di Casale attraverso la loro associazione sportiva ricreativa , hanno dato inizio formalmente alla loro battaglia, per fortuna solo a suon di carte bollate, contro il progetto dell’autostrada Valdastico Nord.

 

Nei giorni scorsi infatti hanno formalmente esposto la loro contrarietà al progetto approvato inviando alle massime autorità dello Stato e della Regione una segnalazione di “forti criticità amministrative” circa la procedura di approvazione del progetto in sede VIA ( valutazione di Impatto ambientale).

Stando a quanto sostenuto dagli abitanti di Casale , si sarebbe visto e discusso un progetto diverso da quello poi successivamente approvato nella commissione VIA Regionale e Nazionale. Infatti il 6 luglio scorso a pochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni al progetto da parte dei comuni e dei cittadini è spuntata improvvisamente una “variante”definita “Alternativa Cogollo1” che cambiando radicalmente il tracciato presentato e prevedendo la costruzione di un tunnel sotto la frazione di Casale ha sparigliato le carte in tavola.

Indiscrezioni, sostenute dallo stesso sindaco Riccardo Calgaro durante una seduta di consiglio comunale,  ritengono che detta variante abbia avuto lo scopo di non precludere la realizzazione di un improbabile bacino idrico sull’Astico di cui si parla da anni, ma di cui non c’è nessun progetto.Tuttavia l’improvvisa variante ha “spiazzato” l’Amministrazione Comunale ed i cittadini che per settimane avevano discusso sull’ipotesi di un altro tracciato. Pertanto i cittadini di Casale ritengono doveroso una riapertura dei termini per la presentazione di osservazioni sulla tanto discussa “variante” Cogollo 1.

‘Siamo stati in attesa di capire cosa avrebbe fatto l’amministrazione comunale – ha spiegato Giuliano Dall’Osto, presidente del Gruppo Sportivo Ricreativo – con la quale ci piacerebbe collaborare, perché noi siamo apolitici e aperti ad ogni tipo di dialogo, ma quando ci siamo resi conto che oltre a non aver dato nessun tipo di informazione non si sarebbero nemmeno mossi, abbiamo deciso di prendere in mano le redini della situazione’.

Tuttavia va precisato che non si tratta di un ‘no assoluto’ all’infrastruttura , hanno spiegato Giuliano e Germano Dall’Osto, che hanno raccolto circa 5mila euro con il sostegno di semplici cittadini cogollesi, in barba a chi sostiene che nella Valle l’opera pubblica la gente la vuole, per sostenere le spese legali. La loro alternativa è “far scorrere la strada nella stessa direzione spostando il tracciato a metà  tra il progetto esistente e il letto del fiume Astico. Ciò permetterebbe di costruire lo svincolo più vicino alla zona industriale’.

di Redazione Thiene on line

 

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