Sale slot che spuntano come funghi a Thiene. L’ultima, che ancora deve aprire i battenti ma già è allestita di tutto punto, in via del Terziario a due passi dall’ex Hotel La Torre.

Patologico non solo il gioco d’azzardo a Thiene ma il fatto che in campagna elettorale, e non più di un mese fa con l’apertura della sala slot di via Corner, la politica thienese espresse un ‘no’ compatto al dilagare delle sale da gioco.

Che l’autorizzazione all’apertura delle sale slot arrivi dalla questura è un dato di fatto, come dovrebbe esserlo il regolamento e l’ordinanza comunale che danno uno strumento giusto al sindaco di Thiene di puntare i piedi  e chiedere la sospensione o la chiusura della sale giochi in caso di violazioni, o reiterazione, delle prescrizioni comunali.

Nel quotidiano di Thiene, e in barba al dichiarato sforzo dell’amministrazione comunale di volere contrastare la ludopatia, il ‘turismo ludico’ punta all’incremento trovando terreno fertile a Thiene, con ripetute sanzioni da 250 euro che fanno il solletico ai gestori delle sale slot.

Nel frattempo nel gioco di ruolo rimpallato tra Comune e Questura, gli habitué delle sale giochi sprofondano nella voragine della dipendenza da gioco, portando con loro anche le proprie famiglie, creando drammi e svuotando i conti correnti fino ad indebitarsi. E per chi ha il coraggio di ammettere la propria dipendenza, dopo litigi e nuclei familiari distrutti, la possibile salvezza resta il servizio sociale per le dipendenze (SerD), che di anno in anno registra un numero sempre maggiore di accessi, lanciando un campanello d’allarme fin troppo inascoltato da chi ha il potere di bloccare tutto questo.

Paola Viero

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