Sarà uno di quei timori ancestrali che ci portiamo dentro dalla nascita, che fanno a botte con la razionalità e vanno a braccetto con l’istinto, ma a Posina il possibile ritorno del lupo fa paura ed è proprio il caso di dire che gli abitanti non stanno dormendo sonni tranquilli.

 

Paura innanzitutto per gli animali da pascolo, le prede più ambite di questo animale fiero ed intelligente, ma anche paura di trovarselo davanti, magari all’improvviso mentre si è soli ed indifesi, e non sapere che fare, nonostante sia accertato che sono rarissimi gli attacchi di un lupo sano verso gli esseri umani. Sarà che non sono passati molti mesi da quando l’amato e odiato orso Dino scorrazzava nei giardini del paese.

 

Il sindaco Andrea Cecchellero sta in questi giorni saggiando gli umori dei suoi concittadini, di come i posenati stanno vivendo l’ipotesi del ritorno di questo affascinante animale selvatico, e stupisce come qualcosa di così naturale possa scalzare nella promozione del territorio qualsiasi altra trovata ipertecnologica e modaiola.

 

‘L’arrivo di un solo esemplare – ha dichiarato il sindaco – potrebbe essere solo l’inizio di una ricolonizzazione naturale delle nostre zone montane. Nonostante molti siano ben disposti al ritorno del lupo da noi, e lo considerino un valore aggiunto per il nostro territorio, molti altri sono preoccupati, io ritengo più che altro a causa di un istintuale timore antico, forse non spiegabile razionalmente. E’ comunque importante riflettere sul fatto che la Lessinia non è in linea d’aria poi così distante. Se in quelle zone il lupo ha ripopolato il territorio, c’era da aspettarselo che prima o poi sarebbe arrivato anche qua. Io non ne farei un dramma. Sono convinto che la natura saprà gestire anche la sua presenza’.

 

Cecchellero è fiducioso che anche i suoi concittadini sapranno gestire i timori nel modo giusto, e che anche Posina saprà far di necessità virtù a girare a proprio favore la situazione, perché no? Incrementando anche il turismo sul territorio. Ma da politico navigato qual è riesce anche a fare del lupo un emblema dei nostro tempo, e non rinuncia ad una piazzata sarcastica finale: ‘Meglio l’arrivo rispettoso del lupo che l’invasione irresponsabile del governo’.

 

 

Marta Boriero

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