Non sono ancora nati  e già vantano gli onori che solitamente vengono destinati a chi si sacrifica per un credo politico o fa una scoperta che rivoluziona la scienza. Questo all’opposizione di Schio proprio non va giù.

‘Un atto altamente simbolico che continua il percorso di attenzione per i figli degli extracomunitari’ secondo il Comune di Schio. ‘Una grandissima fesseria’ per chi non vuole vedere svilire l’onorificenza in nome di un buonismo che si spinge verso limiti sempre più estremi.

 

 L’assessore alla Città dei Bambini Lina Cocco commenta il prossimo passaggio nel Consiglio comunale  (lunedì 28 ottobre) di un ordine del giorno proposto dai gruppi di maggioranza per il “conferimento della cittadinanza onoraria del Comune  ai minori stranieri nati in Italia e residenti a Schio”.

“Questo ordine del giorno è il coerente proseguimento del percorso di attenzione per i bambini che Schio sta portando avanti da anni – spiega l’assessore Cocco – Un assessorato dedicato, il riconoscimento dell’Unicef al sindaco Dalla Via, i tanti progetti attivati, l’attenzione per la scuola: stiamo facendo tanto e ora vogliamo fare qualcosa in più con un atto simbolico che di fatto riconosce a tutti i bambini l’appartenenza alla nostra comunità. Dà loro dignità e lancia un messaggio sulla cittadinanza, che ci era stato chiesto anche dall’Unicef in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia dello scorso 20 novembre”.

 ‘E’ una follia – ha commentato il capogruppo della Lega Nord scledense Andrea Dalla Vecchia – con questo gesto vogliono eludere e scavalcare la legge in nome di un loro obiettivo che non ha nulla a che fare con il bene dei bambini’. Secondo Dalla Vecchia con la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati il Comune punta solo ad ottenere i voti delle loro famiglie alle prossime elezioni. ‘I bambini extracomunitari sono tutelati da leggi al pari dei figli degli italiani – ha sottolineato Dalla Vecchia – per cui non c’è la necessità di conferire la cittadinanza onoraria. La maggioranza si lamenta che Berlusconi e tanti politici del Pdl e della Lega hanno comportamenti contrari alla legge e poi sono i primi loro a fare altrettanto. La cittadinanza onoraria si conferisce per meriti reali. In questo modo il Comune di Schio usa in modo scorretto un’onorificenza che si conferisce e che gratifica chi ha dimostrato un impegno reale e concreto a favore della comunità. Oltretutto è scorretto nei confronti dei cittadini italiani che fanno le stesse cose che fanno i minori stranieri e non ricevono nessuna onoreficenza per farlo. In questo modo – ha  concluso – non si avvicinano stranieri a italiani, anzi, si crea un divario ancora maggiore’.   

Anche Luigi Santi (gruppo misto)è sul piede di guerra. ‘La cittadinanza onoraria si conferisce in casi eccezionali e ci sono parametri molto stretti. Qual è il caso eccezionale in questo frangente? Questa è pura strumentalizzazione per tirare acqua al proprio mulino. Dobbiamo imparare dai paesi più evoluti di noi, come Germania o Francia, che non fanno di certo queste sciocchezze. I nostri nonni – ha concluso – hanno combattuto battaglie per la loro patria, hanno versato sangue e lottato con tutte le loro forze. E’ stato tutto inutile?’

Il più agguerrito è  Pietro Bastianello, portavoce di M.R.S. (Movimento autonomo e indipendente per rivoluzionare Schio). ‘Dare la cittadinanza agli stranieri in questo momento di difficoltà e problemi economici di ogni genere sembra una presa in giro e un’offesa nei confronti di tutti i cittadini. L’industria, il commercio, gli artigiani, le scuole, le associazioni sportive, gli operai, i pensionati, i disoccupati e cosa peggiore i disabili, non ricevono alcun aiuto dal comune per mancanza di fondi o con la scusa del patto di stabilità, mentre la cittadinanza agli stranieri è diventata una priorità per la sinistra scledense e le liste che la sostengono con l’aggiunta dei 5 stelle. Un atto vergognoso che nemmeno la carità cristiana dovrebbe tollerare in un periodo in cui non dovrebbero esserci tali differenze tra cittadini. Decidere di aiutare solo una parte precisa di chi abita a Schio, decidendo di danneggiare per forza di cose il restante con tagli e rinunce non può essere considerato aiuto sociale. Sanno di non prendere più voti dagli italiani, per questo si rivolgono agli stranieri’.

 

Anche Alex Cioni, coordinatore del Pdl di Schio, non usa mezzi termini per commentare la decisione della maggioranza dell’Amministrazione Comunale della sua città: ‘E’ poco onorevole speculare per esigenze politiche sulla pelle dei bambini. Quella che sarà discussa in consiglio comunale è una patacca politica che sortirà l’effetto di svilire il significato della cittadinanza onoraria senza che i bambini stranieri ne ottengano un concreto beneficio. Quella della maggioranza è una vomitevole speculazione politica’. Per Cioni le motivazioni della sinistra a sostegno dello ius soli non rientrano tanto in una generica questione di civiltà e di uguaglianza,  ma molto più semplicemente ‘in un cinico calcolo politico. La sinistra sa bene che gli immigrati che vivono e lavorano nel nostro paese godono delle stesse tutele sociali e degli stessi diritti civili di un italiano. La cittadinanza è una questione congiunta all’identità, ai costumi e alle tradizioni di un popolo. Sarebbe come ritenere che la cittadinanza congolese, marocchina o indiana ha meno valore di quella italiana. E’ razzismo al contrario e per combattere questa decisione del Comune proporrò una raccolta firme per andare contro a questo provvedimento’.

Anna Bianchini

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