La provincia di Vicenza non dimentica il Colonnello Valerio Gildoni, Medaglia d’Oro al Valor Militare. A lui è intitolata la caserma dei carabinieri della compagnia di Thiene, proprio perchè si ricordi chi “cadde” in servizio  in servizio 14 anni fa. L’ufficiale dei Carabinieri, il  17 luglio del 2009,  venne colpito da un colpo di fucile esploso da un anziano che si era barricato nella propria abitazione a Nanto,  mentre tentava di convincerlo a posare l’arma.  Valerio Gildoni aveva solo 40 anni, una moglie bella ed una famiglia che lo amava. Il Colonnello dell’Arma dei Carabinieri non ha esitato a mettere la sua vita come scudo dinanzi alla mano armata di chi ha fatto fuoco contro di lui con un fucile da caccia. Uno squilibrato che minacciava di compiere una strage. Gildoni sacrificò la sua esistenza, salvando quella degli altri.

 

 

Per questo gesto eroico e per l’amore incommensurabile dimostrato nei confronti della sua comunità, venne intitolata  nel corso di una solenne cerimonia, la caserma dei carabinieri di Thiene, ora custode di un nome che  rimarrà vivo per sempre. L’intitolazione si svolse davanti all’allora numero 1 dell’Arma: il Generale di Corpo d’Armata Leonardo Gallitelli, che venne a Thiene per l’occasione. Venne anche  la vedova Barbara Cantucci Gildoni, i genitori Paola e Settimio, il fratello don Alberto a scoprire la targa, che venne posizionata proprio all’ingresso della caserma di via Lavarone. Con lui, il prefetto di Vicenza Melchiorre Fallica ed il sindaco di Thiene Gianni Casarotto. Il primo cittadino, prima del toccante momento lesse un discorso a nome di tutti i 29 sindaci del raggio territoriale della compagnia thienese. Un discorso incisivo in cui Casarotto volle sottolineare come l’intitolazione della caserma sia stata fatta per volontà di chi l’ha preceduto. Si perchè l’idea era venuta negli anni passati all’ex sindaco Maria Rita Busetti, che non mancò.  ‘Sono felice che l’intitolazione si sia finalmente fatta perchè era una cosa che mi stava a cuore. Sono una grande estimatrice dell’Arma e noi politici abbiamo il compito di avvicinare la gente comune alle grandi istituzioni per far capire loro che ci sono, che sono presenti sul territorio per proteggerli. Ho lavorato durante il mio mandato per questo: è  fondamentale dimostrare il legame e l’interazione che ci devono essere tra le forze dell’ordine e le istituzioni politiche’.

L’eroe ricordato nella sua città

Ieri mattina al cimitero monumentale di Città di Castello, dove il Colonnello è sepolto è stato ricordato . La toccante commemorazione è stata presieduta dalla mamma Paola insieme al fratello Don Alberto e al vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini, che ha tenuto un breve momento di preghiera davanti alla tomba (alla presenza tra gli altri anche del Cappellano Militare Interforze don Giuseppe Balducci). All’evento hanno preso parte anche il comandante della Legione Carabinieri Umbria Gerardo Iorio, quello Provinciale Stefano Romano, il Comandante della Compagnia di Città di Castello Giovanni Palermo, l’assessore Rodolfo Braccalenti in rappresentanza del Comune tifernate. Alla cerimonia in ricordo di Gildoni hanno portato il loro saluto l’associazione Nazionale Carabinieri di Città di Castello e una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Vicenza i cui membri hanno deposto un omaggio floreale in ricordo di questo valoroso militare.

Fabrizio Carta

 

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